Visualizza articoli per tag: scuola
È in atto la militarizzazione delle scuole
Il governo, mentre ha cercato di allontanare l’antifascismo dalle scuole, ha promosso attività educative tenute da militari per preparare i giovani alla militarizzazione della società. Serve una battaglia politica e culturale contro uno strumento ideologico di assuefazione alla guerra e alla società della sorveglianza.
Generazione Erdoǧan: come si autosabota la solidarietà
Una generazione a metà tra Occidente ed appartenenza politica e familiare: votare socialdemocratico in Germania e nazionalisti-conservatori in Turchia, cavalcando l'esclusione anziché emanciparsi. È così che crescono i fascismi in Europa e nei Balcani, mentre il capitalismo fagocita tutti.
Iniziativa contro la militarizzazione del territorio e delle scuole
Anche a Pisa una pesante intromissione delle forze armate nelle scuole. Da un presidio organizzato dall'Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e partecipato da diverse realtà associative, politiche e sindacali è scaturito questo appello.
Governo Meloni. Robin Hood all'incontrario
La manovra del governo Meloni non affronta i nodi di questa crisi e toglie ai poveri per dare ai ricchi, in continuità con i precedenti.
Non chiamateli reduci e nostalgici: dietro alle eventuali celebrazioni della Marcia su Roma si nasconde ben altro
Di “buona scuola” si muore
Un’altra vittima della “buona scuola” e della deregulation del mondo del lavoro. Servirebbe un sindacato più determinato, leggi meno permissive e abolizione dell’alternanza scuola-lavoro.
Le prospettive dell’inclusione scolastica in un contesto culturale e politico che nega le diversità - parte II
I contesti socio-economici creano barriere, steccati, recinti materiali o mentali all’interno dei quali vengono confinate persone considerate non utili secondo la logica produttivista. Il fatto che le politiche sociali, previdenziali e del lavoro, i sistemi educativi, i servizi sanitari possano produrre e perpetuare condizioni di disabilità non viene mai preso in considerazione, analizzato, messo sotto processo.
Le prospettive dell’inclusione scolastica in un contesto culturale e politico che nega le diversità – parte I
I contesti socio-economici creano barriere, steccati, recinti materiali o mentali all’interno dei quali vengono confinate persone considerate non utili secondo la logica produttivista: disabili in senso stretto, malati cronici, anziani non autosufficienti, persone marginali o vittime di devianza sociale e in generale qualsiasi individuo soffra di disturbi psico-fisiologici o di difficoltà di inserimento nei diversi ambiti di relazione, educativi o lavorativi. Il fatto che le politiche sociali, previdenziali e del lavoro, i sistemi educativi, i servizi sanitari possano produrre e perpetuare condizioni di disabilità non viene mai preso in considerazione, analizzato, messo sotto processo.
E così hanno messo a dormire i Bimbisvegli
Storia di una ricca esperienza educativa, ispirata ai criteri di didattica libertaria di Danilo Dolci, Maria Montessori, Mario Lodi, don Milani, Célestin Freinet, P. A. Kropotkin e Baden Powell, messa a tacere dall’obsolescenza di certa scuola italiana.
Le risorse del Pnrr, l’incremento dei nidi e la corrosione della democrazia
Quali risultati può dare alla collettività un servizio educativo per i più piccoli che sia accessibile e di qualità?