Articoli filtrati per data: Sabato, 26 Dicembre 2015

Scioperi come quelli dei giorni scorsi alla Sevel di Atessa non si vedevano da anni. Nello stabilimento del gruppo Fca, in provincia di Chieti, è stato deciso di tagliare la pausa di 10 minuti.

Le elezioni politiche spagnole mettono fine al bipartitismo. Ma le notizie veramente buone finiscono qui.

Pubblicato in Esteri |#0092FF

Difendere i beni comuni significa spezzare il legame che unisce lo stato al mercato.

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La sconfitta sul piano sociale delle classi subalterne richiede delle contromisure in grado di ribaltare i rapporti di forza.

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I meccanismi del dominio sionista sulla Palestina raccontato da “Gaza e l’industria israeliana della violenza”, il libro di Alfredo Tradardi, Diana Carminati e Enrico Bartolomei, edito da Derive Approdi.

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L’autoconvocazione è la proposta che può tenere insieme la libertà di movimento fuori dai recinti organizzativi delle soggettività sindacali e la capacità di unirsi con chiunque condivida obiettivi e interessi della lotta.

Nella rete digitale si cerca un riconoscimento effimero e si producono effetti devastanti sull’identità personale.

Pubblicato in Cultura |#EFA933

La fabbrica Rivarossi di trenini elettrici in miniatura: la fondazione, l’ascesa, la crisi e lo spostamento della produzione in Cina.

Pubblicato in Cultura |#EFA933

Qualche giorno fa si è interrotto il tavolo della "Costituente della sinistra". perchè?

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Una nuova ondata di repressione che arriva persino dentro le scuole e le università

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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