Risultati della ricerca per: jobs act
Nel giorno dello sciopero generale in Francia, un'iniziativa con i Clash City Workers e il gruppo Révolution.
Si prepara un’ulteriore offensiva del governo nell’ambito dell’istruzione: dopo lo scempio della “Buona Scuola”, Renzi e i suoi preparano un nuovo attentato ai danni dei ricercatori e dell’Università pubblica, da anni ridotta già allo stremo delle forze. Analisi del documento preparatorio all’intervento legislativo e controproposte.
Il modello neoliberista insediatosi in lunghi anni di elaborazione come documentano Dardot e Laval, supera il modello economico sociale disegnato dal fordismo proprio perché lo fa “chiamando gli individui a partecipare attivamente al proprio assoggettamento”. La scuola diventa la palestra del lavoro a venire, nelle logiche del nuovo modo di lavorare tipiche dei nostri tempi in cui ben si mescolano nuove e vecchie schiavitù.
Partecipazione e coinvolgimento di un gran numero di realtà romane impegnate da anni in esperienze di mutualismo, autogestione e vertenze sociali. La sfida condivisa è di costruire reti e attivare sinergie per compiere un salto di prospettiva e di dimensione e prepararsi concretamente ad un autunno di grandi mobilitazioni con una sinistra finalmente protagonista.
Lo diceva già la nostra denuncia nello scorso numero, l’inchiesta “Mafia Capitale” attira l’attenzione mediatica sul criminale gorgo della “Terra di Mezzo” ma trascura le vittime innocenti della “Terra di Sotto”: le migliaia di operatrici e operatori dei servizi sociali che perderanno il posto di lavoro. A loro quindi vogliamo restituire la voce negata sui mezzi di informazione mainstream pubblicando la nostra intervista a Valentina Greco delegata sindacale proprio di una delle cooperative del Consorzio 29 giugno di Salvatore Buzzi.
La pubblicazione della Relazione INAIL sull’andamento della situazione lavorativa in Italia (2015) ripropone il tema del lavoro minorile.
Se la controriforma costituzionale dovesse passare si produrrebbe un ulteriore accentramento dei poteri nelle mani del governo.
Mentre cresce la mobilitazione contro il jobs act, si profila un insuccesso della politica governativa anche sul versante internazionale.
Una legge che non supera il bicameralismo e crea conflitti fra Stato e Regioni e fra Camera e Senato.
Il ministro Giannini e quello tedesco Wanka propongono di abbattere “la rigidità novecentesca” per un modello ancora più flessibile del lavoro.
Anche in Italia dobbiamo creare uno spazio di convergenza delle lotte contro il capitalismo e le sue politiche.
Il 2015 è stato l'anno delle morti sul lavoro. Un aumento vertiginoso in connessione con la crescente precarizzazione
Acqua pubblica, Pd e governo Renzi calpestano referendum 2011. Ma la battaglia contro il decreto Madia continua.