Editoriali

Per costruire un partito comunista unitario, radicato e utile bisogna prendere in considerazione la nuova composizione della classe lavoratrice.
Continuano le assemblee in rete di lavoratori e lavoratrici, delegati\e, organizzazioni sindacali, uno scenario nuovo e sotto certi aspetti stimolante.
Per rompere lo stato d’assedio, imposto da anni dal pensiero unico liberista alla scuola pubblica, è indispensabile in primo luogo eliminare le “classi-pollaio”

I diversi strumenti pensati dai governi europei servono a far pagare la crisi ai lavoratori. Ma un’alternativa c’è ed è pure legale, da sostenere con consapevolezza, forza e coraggio

La pretesa di restaurare ricette economiche ideate per risolvere questioni economiche e sociali di oltre trecento anni fa rischia di farci precipitare in una nuova spaventosa crisi della civiltà umana.

Terminato questo tragico “imprevisto” della pandemia, sarà ancora una volta il conflitto sociale a stabilire chi dovrà farsi carico dei costi sociali della ricorrente crisi del modo di produzione capitalistico

Il capitale naturalizza le proprie, inevitabili, crisi per farle pagare ai proletari. Ma questa crisi può far emergere la coscienza collettiva del bisogno di superare il capitalismo. A questo scopo è necessaria l’unità dei comunisti
Le convulsioni del Sistema Sanitario Nazionale, la crisi del capitalismo, i balbettii dell’UE, la dittatura di Confindustria e delle multinazionali, il ricorso - inefficace per fermare il contagio - allo Stato di Polizia e all’Esercito, la militarizzazione preventiva dei territori e della società
Questa nuova minaccia internazionale non può che accentuare il bisogno di una cooperazione internazionale degli uomini che solo un mondo comunista può garantire
I motivi reali della tragedia della guerra in Siria e dell’immigrazione in atto in Grecia e il ruolo nefasto svolto sia dalle forze del fondamentalismo islamico che dai paesi imperialisti e loro alleati (sionisti e petromonarchie teocratiche del Golfo)
Non solo mascherine, gel e guanti: le obbligazioni e i derivati finanziari permettono di speculare sulle pandemie e guadagnare lauti profitti a spese dei contribuenti
Il coronavirus mette in evidenza i problemi derivanti dalla regionalizzazione, dai tagli alla spesa sanitaria e dall’adozione di logiche di produzioni snelle e just in time
Una giornata di studi e dibattito dell’Associazione La Rossa per puntualizzare che la questione ambientale è una questione di classe. I benefici del progresso tecnico finiscono nelle tasche dei capitalisti, mentre i danni ambientali sulla testa delle classi sfruttate.
Qual è il modo maggiormente efficace per opporsi da sinistra al MES e, più in generale, alle politiche economiche dell’Unione Europea?
Mancati investimenti in formazione e ricerca, precarizzazione del lavoro, invecchiamento degli addetti e ammortizzatori sociali orientati prevalentemente al sostegno del dimagrimento delle imprese sono le principali cause del ritardo industriale dell’Italia.
Secondo la vulgata, chi condanna la politica dello Stato di Israele è equiparato ai fascisti e ai nazisti; si macchia dunque del crimine dell’antisemitismo e non è autorizzato a muovere nessuna critica
Limiti e contraddizioni delle proposte di nazionalizzazioni avanzate dal governo. Ma le leggi vigenti consentono di fare di più e meglio senza neanche incorrere nelle ire di Bruxelles.

Per un bilancio critico del 2019

Le gravi provocazioni di Trump rischiano di far esplodere un conflitto in Medio Oriente di dimensioni catastrofiche

Seguendo la logica del meno peggio siamo giunti all’assurdo: un movimento di massa che anziché contrastare l’attuale governo antipopolare si mobilita per far fronte al prossimo governo ancora più antipopolare che quello attuale necessariamente produrrà

È essenziale comprendere i motivi della sconfitta dei laburisti britannici non solo per i subalterni di quel paese, ma anche per i nostri.
La più grande conquista delle lotte operaie nel campo dell’amministrazione dello stato: la riforma sanitaria

Prima di Piazza Fontana gli eccidi dei lavoratori erano stati normalizzati nella dinamica delle lotte di classe tollerate dal sistema, dopo lo Stato si assunse in prima persona il ruolo di garante dei profitti, scoraggiando attraverso le stragi ogni possibile rivendicazione.

L’emergenza ambientale è strettamente legata al capitalismo e se ne può uscire solo cambiando i rapporti sociali di produzione e attivando meccanismi democratici di autogoverno
Come giudicare e prendere posizione in una prospettiva marxista e rivoluzionaria nei confronti degli attuali significativi movimenti di massa?
A quasi due secoli dal Capitale le teorie marxiane trovano pieno riscontro nella realtà e descrivono esattamente il modo di produzione capitalistico attuale. Il recente fatto di cronaca di Melito di Napoli ce ne da riscontro.
I disastri della privatizzazione delle acciaierie di Taranto. Quando la salute pubblica e l’occupazione confliggono con le scelte del capitale, la nazionalizzazione è la soluzione principe. Vista l’inerzia del governo devono intervenire i lavoratori.

Le questioni all'ordine del giorno del movimento di massa esploso nelle ultime settimane. Come trasformare la rabbia popolare nella spinta per un reale cambiamento? Quali forze potranno esserne protagoniste?

La costruzione di un fronte sociale di comunisti e forze sinceramente democratiche e progressiste rappresenta la base per organizzarsi ed esser pronti ad arginare e contrastare il partito della paura

I padroni di internet ed i governi imperialisti dell’Occidente innalzano il livello dello scontro nei confronti dei comunisti. Massima solidarietà ai compagni colpiti.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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