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I Brics e la dichiarazione di Fortaleza

Dopo la riunione di Ufa, in Russia, i cinque Paesi membri dei c.d. BRICS si sono riuniti questo mese in Brasile per mettere a punto un accordo che fortifichi le economie dei Paesi emergenti e alternative allo strapotere di USA e Europa.  


I Brics e la dichiarazione di Fortaleza

Nel luglio 2014 i capi di Stato di Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa si sono riuniti a Forteleza in Brasile per il VI summit dei BRICS. In quella sede i cinque paesi hanno sottoscritto dei trattati di fondamentale importanza per l’evoluzione del sistema finanziario mondiale: Fortaleza Declaration and Action Plan , Agreement on the New Development Bank , Treaty for The Establishment of a BRICS Contingent Reserve Arrangement. I cinque paesi rappresentano il 40% della popolazione e un quinto del PIL mondiale.  

di Rita Bedon

Nel luglio 2014 i capi di Stato di Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa si sono riuniti a Forteleza in Brasile per il VI summit dei BRICS. In quella sede i cinque paesi hanno sottoscritto dei trattati di fondamentale importanza per l’evoluzione del sistema finanziario mondiale: Fortaleza Declaration and Action Plan , Agreement on the New Development Bank , Treaty for The Establishment of a BRICS Contingent Reserve Arrangement. I cinque paesi rappresentano il 40% della popolazione e un quinto del PIL mondiale.  

Nella “Dichiarazione” i cinque paesi dei BRICS si alleano ai mercati emergenti e ai paesi in via di sviluppo nel perseguire la volontà di superare i vincoli finanziari che ostacolano gli investimenti nelle infrastrutture e per uno sviluppo sostenibile. L’8 e il 9 luglio 2015 i BRICS si sono riuniti a Ufa , in Russia, e in quella sede hanno firmato un accordo operativo che regola il funzionamento del fondo di riserve monetarie comuni.  

La New Development Bank, nasce dalla volontà dei paesi emergenti, come concorrente dell’Asian Development Bank e con l’obiettivo di contrastare l’egemonia politica degli Stati Uniti nelle attività del FMI e della World Bank.
La New Development Bank ha sede a Shangai; a Johannesburg verrà aperta una succursale per la regione africana. La Nuova Banca di Sviluppo ha un capitale iniziale di $ 50 miliardi, che si intende portare a 100 miliardi.
La decisione, essenzialmente politica, è scaturita dalla situazione di stallo esistente al Fondo Monetario Internazionale circa una più equa distribuzione dei diritti di voto fra Stati Uniti ed Europa, da un lato, e Paesi emergenti dall’altro. Bisogna ricordare che è ancora pendente l’aumento di capitale del FMI perché gli Stati Uniti, che hanno poteri di veto, non hanno ancora ratificato l’accordo.
La logica che dovranno seguire i prestiti erogati dalla NDB, non seguirà quella dei prestiti del FMI che esige, per l’erogazione, aggiustamenti strutturali delle economie debitrici di ispirazione neoliberista. La Dichiarazione di Forteleza mette invece l’accento nel promuovere uno sviluppo sostenibile, puntando anche allo sviluppo dell’energia rinnovabile.  

Sempre in Brasile i BRICS hanno sottoscritto il Contingency Reserve Arrangement (un fondo di riserve monetarie comuni) per un ammontare iniziale di 100 miliardi di dollari USA. L’accordo nasce con l’obiettivo di aiutare i Paesi che sperimentano crisi di liquidità. Opera attraverso currency swaps [1] attivabili per fronteggiare squilibri attuali o potenziali della bilancia dei pagamenti.
Più in dettaglio, la partecipazione all’accordo è così distribuita: Cina $ 41 miliardi - Brasile $ 18 miliardi - Russia $ 18 miliardi - India $ 18 miliardi - Sud Africa $ 5 miliardi. Ciascun Paese membro può accedere alla “facility” secondo un moltiplicatore relativo alla quota di adesione.  

Con questi accordi i BRICS portano avanti una politica finanziaria di contrasto allo strapotere dei Paesi del G-7 nelle analoghe istituzioni internazionali. Per quanto riguarda gli scopi della New Development Bank, è stato ribadito che il finanziamento è legato all’incremento di infrastrutture favorevoli ad un tipo di sviluppo che combatta la povertà e renda la crescita più inclusiva. Staremo a vedere anche perché, un esempio su tutti, la Cina ha molto da guadagnare dall’allargamento della sua sfera di influenza sulle economie che potrebbero avvantaggiarsi della sua trasformazione economica.  

Note 

[1] I currency swap sono dei contratti finanziari derivati, perché il loro valore “deriva” dall’andamento del valore di un’attività o dal verificarsi in futuro di un’evento oggettivamente rilevabile.

Sitologia:

http://brics6.itamaraty.gov.br/

http://ufa2015.com/

https://en.wikipedia.org/wiki/7th_BRICS_summit

currency swaps:
http://www.borsaitaliana.it/bitAppglossary.bit?target=GlossaryDetail&word=Currency%20Swap

16/07/2015 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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Rita Bedon
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