Interni

L’urgenza di costruire un vasto fronte di opposizione al governo non è in contraddizione con l’obiettivo dell’unità dei comunisti. Ma entrambe le cose richiedono chiarezza di prospettive e non ripercorrere gli errori del passato.

Il centro-destra, pur sfiorando solamente la vittoria al primo turno, si dimostra il primo partito. Il centro-sinistra e la lista di sinistra tengono nella Ztl ma soffrono nei quartieri popolari. Le liste civiche prendono più voti dei partiti.

La riduzione dell'orario di lavoro con modalità che salvaguardino i profitti non determinano sostanziali cambiamenti nei rapporti di forza fra le classi e nel livello occupazionale.

In Italia manca un sindacato che, come in Francia, faccia il proprio mestiere, manca un movimento politico sinceramente riformista e, quindi, non succube come da noi alle compatibilità neoliberiste, manca la capacità di assumere un’attitudine critica nei riguardi della logica ordoliberista imposta dall’Unione Europea, infine, nel nostro paese, si sono sprecate tutte le opportunità per una inversione di rotta rispetto alla sinistra governista.

Il giornalista recentemente scomparso è stato capace di una narrazione totale che connetteva sport, spettacolo, politica e società nell'ottica dei popoli del sud del mondo e dei subalterni. Le interviste a Fidel, Maradona e Alì.

Prima di impegnarci in alleanze più elettorali che politiche, sarebbe opportuno chiederci chi siamo e che vogliamo

La periferia dell'Ue vede i sindacati schiavi del modello concertativo e l'assenza di conflitto e di posizioni radicali in materia di tassazione, welfare e lavoro alimenta la spirale della precarietà e del consenso alle destre.

La lotta di classe non deve essere subordinata alle istanze di genere, ma deve assumerle. Fascismo, cultura patriarcale e interessi capitalistici sono ancora un ostacolo all'emancipazione delle donne dalla loro condizione separata nella società.

Occorre sviluppare un dibattito per riunire il più possibile i comunisti, a partire dall’esigenza concreta di contrastare in maniera efficace nella prassi l’imperialismo. Perciò il dibattito dovrà essere il meno dottrinario e il più concreto possibile.

Il governo di estrema destra ha la necessità di costruirsi un nemico ideologico. I temi della sicurezza e ora del pericolo anarchico corrono in suo soccorso. I casi della Polonia e dell’Ungheria.

Lo sciopero della fame praticato da Alfredo Cospito nel carcere di Sassari e le manifestazioni dei gruppi anarchici che si sono susseguite in queste settimane hanno scoperchiato tutta una serie di contraddizioni, complessità e problemi che attanagliano le istituzioni italiane, a partire dal sistema giudiziario, dall’organizzazione dello Stato, per arrivare, infine, alla società civile, alla formazione dell’opinione pubblica e ai valori complessivi su cui si fonda una società.

L’#Ue non è un contenitore vuoto che si possa riempire di contenuti progressisti o reazionari. La sua struttura è vincolata al processo storico che la ha configurata quale blocco in formazione di paesi capitalisti e #imperialisti, consolidato negli anni da innumerevoli vincoli e trattati – come quelli di Maastricht – e da organismi finanziari (la Banca Centrale Europea) con il connesso Patto di Stabilità.

Ricordo di Alfio Novelli, una delle ultime voci dei protagonisti diretti della Resistenza antifascista: dalla salita in montagna nel '44 alla liberazione di Torino, dalla battaglia per la memoria storica all'amore per la scrittura e per l'umanesimo.

A dispetto della narrazione apologetica sulla nostra democrazia, l’Italia e in generale i Paesi del mondo occidentale, sin dagli anni ’80, ma con un’accelerazione a partire dall’implosione dell’URSS, hanno subito un attacco non solo alla democrazia sostanziale, ma anche ed in particolare a quella formale.

Il sistema carcerario opera come un’istituzione esclusivamente repressiva che viola i diritti umani e il principio costituzionale secondo cui le pene devono essere finalizzate alla rieducazione. I carceri per minori e giovani dovrebbero a maggior ragione seguire l’obiettivo della rieducazione e dell’inserimento lavorativo.

Per riconquistare le masse la sinistra #radicale dovrà essere in grado di #egemonizzare il processo di ricomposizione delle forze che dovranno restituire una rappresentanza politica alle classi medio-basse.

Occorre rilanciare con forza il tema dell’alleanza tra le forze politiche che intendono difendere i ceti sociali medio-bassi, senza perdere lo spirito di scissione e la necessaria critica all’opportunismo di sinistra e al riformismo di destra.

Ricostruzione sommaria degli stracci ideologici della destra al governo e dei suoi predecessori.

Elezioni Regionali Lazio: sabbie mobili, come tirarci fuori. La proposta de “La Città Futura”, i nodi critici e le possibilità

Perché la sinistra non appare in grado di fare tesoro della peggiore e più strutturale crisi del modo capitalistico di produzione?

È il vecchissimo e sporco giochino del divide et impera

Mentre in migliaia sfilano a Predappio con la camicia nera, il problema per il governo è rappresentato dall’illegalità dei rave party.

Se a questo quadro tendenzialmente catastrofico sommiamo la guerra in Ucraina e le forti scosse di assestamento in direzione di equilibri internazionali sempre più necessari, la crisi globale del capitalismo e la devastazione ambientale galoppante, possiamo ben comprendere come il governo Meloni sia chiamato in questa fase ad accentuare i suoi tratti più repressivi e identitari.

Dopo aver contestato un'iniziativa della destra in università ed essere stata duramente attaccata, la comunità studentesca della Sapienza chiama una grande assemblea antifascista per questo giovedì 27 ottobre alle 17.

Questo mi pare il punto fondamentale che conferma l’assunto che il fascismo, oggi come cento anni fa, costituisce una carta di riserva o se volete di ricambio per il capitale. Identici sono infatti i capisaldi del programma dragomeloniano, e sono essenzialmente due: salvaguardia ad ogni costo dei profitti nell’attuale situazione di acuta difficoltà sociale determinata da guerra, pandemia e devastazioni ambientali, da un lato, e supina subalternità agli Stati Uniti e alla NATO fino al sacrificio supremo nell’olocausto nucleare purtroppo possibile, dall’altro.

Abbiamo intervistato il giornalista Alberto Fazolo sull’attuale fase politica. Guerra, politiche neoliberiste, governo di estrema destra e assenza di un forte e unitario partito comunista. In questa situazione i comunisti devono impegnarsi per sostenere e promuovere lotte di massa e accumulare forze per la costruzione del partito.

Il prossimo 29 ottobre, a 100 anni dalla Marcia su Roma, ci saranno iniziative dei gruppi fascisti?

Nell’anniversario della Marcia su Roma, è prevista una parata militare di reduci: per il carattere ambiguo dell’iniziativa, è importante che la voce di dissenso di tutti gli antifascisti si faccia sentire forte e chiara.

Qualche breve considerazione a proposito dell’ultimo rapporto dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo), riferito all’occupazione lavorativa dei giovani tra i 15 e i 24 anni

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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