L’attacco all’Anpi per affossare il movimento contro la guerra

Video-intervista ad Ascanio Bernardeschi sul tentativo di screditare l’Anpi per impedire di denunciare il rischio del genocidio da parte del partito trasversale della guerra.


L’attacco all’Anpi per affossare il movimento contro la guerra

Con Ascanio Bernardeschi, docente dell’Università popolare Antonio Gramsci ed esponente dell’Anpi, indaghiamo i motivi che hanno messo in moto la macchina del fango per cercare di depotenziare la crescente mobilitazione contro la guerra e il rischio di genocidio. La grande manifestazione nazionale del 9 di marzo, che pretende l’immediata cessazione delle ostilità a Gaza e la fine dell’invio delle armi in Ucraina, non può che spaventare il partito trasversale della guerra, sostanzialmente bipartisan.

10/03/2024 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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