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La forza nucleare francese e britannica, tra potenza simbolica e insufficienza strategica.

La force de frappe francese e l’arsenale nucleare britannico, eredità della Guerra Fredda, si rivelano oggi gravemente insufficienti. La Francia dispone di circa 290 testate ma non tutte operative, e il Regno Unito di 225, dipendendo integralmente dagli USA. Nessuno dei due può garantire una protezione agli alleati europei. Di fronte alle oltre 5.500 testate russe e ai suoi sistemi ipersonici, le capacità franco-britanniche appaiono irrilevanti. Ne consegue che l’Europa resta priva di un’adeguata copertura nucleare autonoma e dipende totalmente dagli Stati Uniti.


La forza nucleare francese e britannica, tra potenza simbolica e insufficienza strategica.

La deterrenza nucleare in Europa occidentale poggia su due pilastri: la force de frappe francese e l’arsenale britannico. Entrambi furono concepiti nel contesto della Guerra Fredda. Oggi, soprattutto nel confronto con la Russia, mostrano gravi limiti. 

Cominciamo a prendere in esame la force de frappe francese. Nasce negli anni Sessanta sotto De Gaulle, fondata sul principio della dissuasion du faible au fort. La dottrina prevede che anche una potenza media possa infliggere danni inaccettabili a un aggressore. Ma oggi la Francia dispone, sulla carta, di circa 290 testate nucleari, con una componente sottomarina (4 SSBN classe Triomphant armati con missili M51) e una componente aerea (missili da crociera ASMP-A/ASMPA-R). Molte delle testate nucleari francesi sono operative solo sulla carta, perché le testate nucleari francesi non vengono controllate e provate nei poligoni da almeno 35 anni, da quando, per una serie di motivi, il Presidente Chirac chiuse l’atollo di Mururoa che era un poligono a cielo aperto. Si stima che le testate veramente efficienti siano non più di 150. Appare chiaro che l’arsenale nucleare francese ha una dimensione ridotta, paga l’assenza di valide tattiche diffuse e la deterrenza è molto limitata, come ha appurato uno studio della Fondation pour la Recherche Stratégique, un centro di studi indipendente dal governo francese. 

Invece la deterrenza britannica si sviluppò negli anni Cinquanta, quando la Gran Bretagna pensava di essere la seconda potenza nucleare in occidente e competere nel mondo come junior partner degli USA. Ma la continua serie di sconfitte militari nelle colonie inglesi la convinse sempre più ad appoggiarsi alla potenza nucleare americana. Tutto ciò cominciò negli anni 80 con la guerra delle Falkland, vinta dagli inglesi per le informazioni che le passarono gli Stati Uniti contro l'Argentina. Dagli anni Ottanta ha integrato la sua forza con quella statunitense. Oggi dispone di circa 225 testate, distribuite esclusivamente sui 4 sottomarini SSBN classe Vanguard con missili Trident II D5, forniti dagli USA. Tutto confermato dal think-thank RUSI: Harries, Matthew. British Nuclear Weapons and the Future of NATO. London: RUSI, 2021. La dipendenza dagli Stati Uniti è totale. La manutenzione, l'aggiornamento e la dottrina operativa dipendono da Washington. Nel 2024 Londra ha chiesto a Washington il ridispiegamento di bombardieri strategici nucleari sul proprio suolo. Mostrando di non fidarsi della autosufficienza in passato sbandierata. 

Confrontando tra loro Francia e Regno Unito, risulta che la  Francia avrebbe più testate (290), ma come abbiamo detto non tutte operative e disporrebbe di una relativa autonomia. Il Regno Unito avrebbe meno testate (225), ma dipendenza totale dagli USA. Nessuno dei due paesi può assicurare una copertura nucleare valida agli alleati europei.

Il confronto con la Russia è scoraggiante. La Russia possiede circa 5.550 testate strategiche schierate e centinaia di testate tattiche, oltre a sistemi ipersonici (Avangard, Kinzhal) e missili balistici RS-28 Sarmat. [SIPRI 2024], Francia e Regno Unito insieme non potrebbero eliminare la capacità di rappresaglia russa. [Heuser 1997]. Anche se un attacco francese o inglese riuscisse a penetrare le difese russe, le conseguenze sarebbero devastanti per la risposta russa che potrebbe annichilire per sempre questi paesi.

Le implicazioni per l’Europa sono drammatiche. La force de frappe serve solo alla Francia per continuare una grandeur solo sognata e da tempo tramontata. La Francia pur avendo qualche sistema d’arma valido, non ha mai messo in campo nulla che possa di lontano ricordare il Tridente che invece le tre potenze nucleari USA, Russia e Cina hanno, in misura diversa, e posseggono stabilmente. Il deterrente britannico è in realtà parte integrante della potenza americana. Ovviamente ciò limita la libertà di politica estera dell’Inghilterra che sembrerebbe bestemmia ma che è invece la realtà. L’Inghilterra ha un sistema nucleare totalmente integrato e dipendente dagli USA e quindi la sua politica estera ne è la proiezione.

È appena il caso di dire che l’Europa non ha copertura nucleare autonoma. La sua proiezione strategica nel mondo resta illusoria. I piani di riarmo continentale sono ancora lontani dall’immaginare un’Europa come potenza nucleare reale e non sappiamo bene, ancora oggi, se poi gli Stati Uniti stessi sarebbero disposti a concedere la possibilità all’Europa di armarsi nuclearmente e rendersi autonoma dal grande fratello americano. 

In conclusione, la somma degli arsenali francese e britannico non modifica la sostanza, non sono arsenali sommabili perché strategicamente e tatticamente concepiti e messi in opera in maniera totalmente diversa. Ne consegue che l’Europa senza gli Stati Uniti non ha deterrenza nucleare credibile. La Francia non può bilanciare Mosca, e Londra ha ammesso la propria insufficienza chiedendo il ritorno dei bombardieri USA. L’idea che le forze nucleari europee possano coprire gli alleati resta una illusione politica. Solo dei leader folli potrebbero pensare di fermare la Russia nella sua avanzata in Ucraina, inviando delle forze armate europee in Ucraina. La Russia messa alle strette userebbe senza remore la sua potenza nucleare. Tutto ciò sarebbe devastante per il vecchio continente. La speranza è che nuovi leader appaiano in Europa e prendano coscienza della necessità di risolvere la crisi ucraino-russa con la diplomazia e non con la forza.

Sitografia

-Ministero delle Forze Armate (Francia): https://www.defense.gouv.fr

-United Kingdon Ministry of Defence: https://www.gov.uk/government/organisations/ministry-of-defence

-SIPRI: https://sipri.org

-RUSI: https://rusi.org

-Fondation pour la Recherche Stratégique (FRS): https://www.frstrategie.org

-NATO: https://www.nato.int

25/10/2025 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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L'Autore

Orazio Di Mauro
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