Dopo il risultato di Evo Morales in Bolivia che ha ottenuto il terzo mandato e la riconferma di Dilma Rousseff in Brasile, è stato il turno delle elezioni in Uruguay.

Il 29 novembre cade l’annuale giornata delle Nazioni Unite di solidarietà con il popolo palestinese. Quest’anno, inoltre, è stato designato dall’ONU come Anno Internazionale di Solidarietà con il Popolo Palestinese. Le azioni di Israele della scorsa estate, gli attacchi su Gaza con più di 2.100 morti e oltre 100.000 sfollati, la forte oppressione dei palestinesi in Cisgiordania con oltre 2.000 arresti e le continue confische di terre palestinesi, ci sollecitano a riflettere su che tipo di solidarietà può fermare tale violenza e senso d’impunità.

Giovedì, 13 Novembre 2014 00:15

L’importanza di chiamarsi Marx

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Sta per terminare anche il 2014, l’ennesimo anno che le autorità di ogni tipo ci avevano descritto come quello della ripresa, del cambiamento “del verso”, e invece – passati ormai ben sette lunghi anni dall’emersione della crisi del 2008 – ci si ritrova nuovamente a fare i conti con una disoccupazione sempre più galoppante, e una povertà che inizia ad annidarsi stabilmente nelle case di quella che una volta si definiva aristocrazia proletaria e che da qualche decennio ha assunto poi il nomignolo più chic – e molto più impreciso – di middle class, classe media.

Mercoledì, 12 Novembre 2014 23:48

Chi ha ucciso la stampa di sinistra

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Alla notizia che il giornale fondato da Antonio Gramsci finirà probabilmente nelle mani di un editore di riviste di gossip, qualcuno ha commentato: «Finalmente potrò leggere l'Unità dal parrucchiere». Magari (magari) non finirà così, ma è un (l’ennesimo) segno dei tempi. E c’è poco da ridere.

«Faremo di tutto per cambiare l'Italia» e  «sono consapevole che alcune cose vanno cambiate in modo violento». Sono parole di Matteo Renzi. Il presidente del consiglio le ha pronunciate alla fine dello scorso settembre allo Yacht club di San Francisco, incontrando 150 responsabili di start-up italiane della Silicon Valley. Poi sono arrivate entrambe le cose: il cambiamento e la violenza.

Martedì, 11 Novembre 2014 23:44

La resistenza di Kobane

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Tre sono i fattori che hanno cambiato il corso degli avvenimenti nella battaglia a difesa della città di Kobanê, fino a due mesi fa sconosciuta ai più, e già condannata ad essere espugnata e martirizzata dall'esercito del cosiddetto “Stato Islamico”:

Il significato delle recenti elezioni europee sembra non interessare più di tanto l'arcipelago delle sinistre radicali e comuniste.

Per scacciare la Crisi Draghi intende pompare liquidità nel sistema finanziario. Ma – novità! – reclama anche politiche fiscali espansive e “riforme”. Il segno di classe resta però immutato.

Un anno di svolta questo 2014, iniziato in gennaio con due eventi straordinari e contrapposti...

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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