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Diritti economici e sociali e diritti liberaldemocratici
Solo i marxisti e i comunisti, che si battono anche per i diritti economici e sociali, hanno consentito il pieno godimento dei diritti politici formali e dei diritti civili negativi alla grande maggioranza del genere umano che ne erano, di fatto, esclusi dagli stessi democratici e liberali che si vantano di averli introdotti e di averne sostenuto la piena applicazione in tutto il mondo.
Dai diritti formali ai bisogni reali
Al pomposo catalogo dei diritti inalienabili dell’uomo subentra la modesta Magna Charta di una giornata lavorativa limitata dalla legge, la quale chiarisce finalmente quando finisce il tempo venduto dal lavoratore salariato e quando comincia il tempo che gli appartiene.
Eurosovranità o democrazia? (prima parte)
L’affermazione dell’Ue e l’introduzione dell’euro hanno determinato la centralizzazione dei capitali, la riduzione dei salari e delle pensioni, i tagli ai servizi sociali e alla democrazia. I lavoratori devono battersi per la sovranità democratica.
Basta una sentenza per fare a pezzi il jobs act?
L’eredità della Rivoluzione d’ottobre
Le confusioni degli animalisti
La sinistra non dovrebbe promuovere l’inclusività, ma l’abolizione dello sfruttamento. Le esigenze nutrizionali, il modo di soddisfarle e il modo produrre gli alimenti non sono date in natura ma dipendono dalle condizioni sociali.
Il progetto antidemocratico della controriforma costituzionale
Il Cile, l’America e noi
Due film documentario, uno cileno, l’altro statunitense, da non perdere per il loro taglio critico e di denuncia.
Referendum. Quel che resta della democrazia
Si è costituito un grande movimento referendario per unire le voci e le lotte contro un capitalismo irrazionale e predatore
Unioni civili. L’Italia fanalino di coda dell’Ue
La legge italiana non riconosce ancora le unioni civili, contravvenendo ai diktat della Corte europea dei diritti umani.