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Girando per Santiago oggi si ha la netta impressione che le cicatrici del neoliberismo siano tuttora presenti, nonostante dal golpe dell’11 settembre 1973 siano ormai passati più di cinquanta anni.

L'intellettuale di origine cilena, che più volte ha tenuto lezioni all'Istituto Tecnico Pacinotti di Pisa, ricorda in questa conferenza il cinquantennale del Golpe che stravolse la sua vita e cambiò la storia del suo Paese.

Oltre alla storica amicizia con Cuba, il Brasile, il Messico e il Cile sono alcuni dei Paesi latinoamericani con i quali il Vietnam intrattiene ottimi rapporti

Venerdì, 08 Settembre 2023 20:55

L’11 settembre, cinquant’anni dopo.

L'11 settembre ricorre l'anniversario del golpe in Cile contro il governo di Unidad Popular di Salvador Allende. Si trattò di un momento di attuazione del Plan Condor, ispirato alla dottrina Monroe, secondo cui gli Usa attraverso le dittature militari dovevano imporre la propria egemonia sul loro “cortile di casa”.

Venerdì, 16 Settembre 2022 18:02

Il nostro 11 settembre

In un’epoca ossessionata dall’oggi, dove la preoccupazione per il breve termine la fa da padrona, ricordare è un gesto rivoluzionario. Nella foto: Dr. Manuel Ipinza, prigioniero politico della dittatura cilena nel campo di concentramento dell’Estadio Nacional, riceve dalle mani di un’infermiera della Croce Rossa cilena sua figlia Barbara, di soli dieci mesi.

Venerdì, 09 Settembre 2022 22:46

Perché abbiamo perso le elezioni in Cile

Dopo quasi tre anni di lotte, due elezioni vinte e tantissime speranze, il sogno di una Nuova Costituzione in Cile si infrange all’ultimo scoglio: il referendum di conferma, vinto dal No con il 62% dei voti. Un’analisi – con molti dubbi e poche certezze – delle possibili (e impossibili) cause della sconfitta e delle prospettive per il futuro.

In Cile, l’insopprimibile reviviscenza di quella volontà popolare si coniuga oggi colla rivolta sociale esplosa nel novembre 2019 e durata a lungo nonostante la feroce repressione di Pinera e dei suoi carabineros, col plurisecolare movimento di ribellione e identità indigena e colle lotte delle donne per la loro liberazione dal sistema patriarcale e machista e quella per la tutela di un ambiente devastato per decenni dalle multinazionali.

Chi è Boric e cosa vuole fare? Comprendere la situazione cilena attraverso un’analisi più approfondita delle forze che hanno vinto le elezioni presidenziali

Venerdì, 24 Dicembre 2021 17:50

La speranza ha vinto contro la paura

Il candidato Gabriel Boric della coalizione Apruebo Dignidad formata da Frente Amplio e dal Partido Comunista trionfa con un rotondo 56% al ballottaggio delle presidenziali cilene, grazie a un’ampia partecipazione dei settori popolari, delle donne, e dei giovani.

Venerdì, 24 Dicembre 2021 17:25

Pueblo unido

La netta affermazione della sinistra radicale alle elezioni presidenziali in Cile rende meno arduo lo sviluppo del conflitto sociale dal basso, che ha reso possibile questo trionfo. Ma se gli sfruttati delegheranno al governo la soluzione dei loro problemi, il conflitto di classe vedrà ancora una volta prevalere gli sfruttatori.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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