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Venerdì, 05 Gennaio 2024 18:56

Gramsci, il diritto e la politica

Pur condividendo la critica marxiana alla naturalizzazione del diritto quale strumento della borghesia per dare veste universale alla propria struttura sociale, Gramsci è più disponibile a riconoscere il portato progressivo dei diritti dell’uomo e del cittadino e la loro capacità di trasformare i costumi sociali esistenti.

La contraddizione fra l’affermazione dell’universalismo giuridico della tradizione liberale, che trova la sua massima espressione nei diritti umani, e l’universalismo determinato o concreto portato in primo piano dalla tradizione socialista e comunista.

Domenica, 10 Maggio 2020 21:20

Gramsci, il diritto e la società regolata

Quale funzione continua a svolgere il diritto nello sviluppo di una società socialista in cui lo Stato tenderà a dissolversi nella società regolata?
La più bella costituzione dell’occidente capitalista impallidisce di fronte alla nuova costituzione cubana

La più bella costituzione dell’occidente capitalista impallidisce di fronte alla nuova costituzione cubana

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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