Visualizza articoli per tag: economia politica

Già la circolazione della merce contiene in sé la possibilità e la forma più astratta della crisi. Da qui la critica alla legge di Say secondo cui ogni offerta crea la propria domanda e quindi le crisi sarebbero impossibili. Il capitale va inteso come denaro, una potenza sociale resa autonoma dalle altre merci, che deve entrare incessantemente in circolazione per autovalorizzarsi.

Come introduzione alla teoria economica di Marx se ne traccia Il percorso intellettuale e politico, il rapporto fra teoria e prassi e fra struttura e sovrastruttura, la dialettica di Hegel e il metodo dell'economia politica che sono alla base dei successivi scritti economici.

Prosegue la rassegna sulla storia e sullo stato attuale dell’economia politica. In questo articolo l’analisi del pensiero del “padre dell’economia politica”

Inizia con questo articolo una rassegna sulla storia e sullo stato attuale dell’economia politica. Questa prima parte è dedicata ai fisiocratici e in particolar modo al Tableau économique di Quesnay.

Primo incontro di UniGramsci Pisa sulle teorie economiche successive a quella marxiana. In questa lezione si trattano John Stuart Mill, i marginalisti e Schumpeter.

Terza lezione del ciclo sulla critica marxiana dell’economia politica tenuto da Ascanio Bernardeschi per UniGramsci, sezione di Pisa. In questa lezione si tratta il processo di circolazione del capitale, argomento del libro II del Capitale.

Sabato, 28 Novembre 2020 00:02

Corso sul marxismo – II lezione

Presentiamo qui un resoconto della seconda lezione del corso sul marxismo proposto dal Gruppo Giovani de “La Città Futura”, nella quale Ascanio Bernardeschi ha trattato la Critica dell’economia politica.

Domenica, 23 Febbraio 2020 00:58

Frammenti di critica dell’economia politica

La scienza non è neutrale e tanto meno lo sono le scienze sociali. Chi vuole possedere le capacità critiche per valutare i problemi della società e le sue prospettive deve conoscere le diverse teorie economiche. Quattro lezioni a cura di Ascanio Bernardeschi
Sabato, 27 Ottobre 2018 13:01

Keynes: internazionalista o nazionalista?

Keynes mirava a qualche modesto intervento di riparazione del capitalismo liberale, per farlo funzionare senza la necessità di una rivoluzione socialista.
Durante la Grande Depressione degli anni '30 Keynes fece a meno delle soluzioni monetariste alle crisi e optò per uno stimolo fiscale, proponendo persino la "socializzazione degli investimenti", una politica molto più radicale rispetto alla produzione di più i soldi.
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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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