Sabato, 20 Gennaio 2018 20:18

Benvenuti nel neocorporativismo 4.0

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Confindustria detta la linea che Calenda e Bentivogli (Cisl) traducono in programma politico: un nuovo patto sociale (neocorporativo) per l’industria 4.0. Le formazioni politiche si adeguano, con l’unica, chiara eccezione di Potere al popolo.
Le presidenziali a Praga come paradigma dell’Europa dell’Est.
Il Sole 24 ore scrive che sono stati creati 939mila posti di lavoro. Ma i nuovi contratti sono solo frutto dei regali fiscali alle imprese. l'Italia è in zona retrocessione per occupazione giovanile e precarietà. Chiunque vincerà le elezioni sarà nemico dei diritti dei lavoratori.
Pesanti tagli al trasporto pubblico nel Sud Milano a parità di costo di biglietti e abbonamenti: per i cittadini e lavoratori impossibile muoversi se non in auto, mentre l’aria in pianura padana è irrespirabile.

Si alza il tiro delle organizzazioni malavitose ormai infiltrate in Europa, ogni elezione è l’occasione per progettare affari coinvolgendo deboli uomini politici.

Le relazioni umane sono autentiche quando non riproducono le relazioni di potere della società patriarcale.
Le critiche provenienti da sinistra dimenticano che l’Italia è in una fase non rivoluzionaria e dunque alle elezioni bisogna andare con parole d’ordine radicali ma compatibili col sistema.
Insegnare la catastrofe. Didattica della Shoah, di Carlo Scognamiglio, Stamen Editore.
Dopo il grande incendio in un deposito illegale di rifiuti a Corteolona, la bassa padana scopre di essere una Terra dei Fuochi.
I diplomati magistrale si mobilitano in seguito alla sentenza negativa del Consiglio di Stato e ottengono un primo riconoscimento della propria situazione.

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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