Cultura

Senza passare dalla rivoluzione politica e sociale alla altrettanto necessaria rivoluzione culturale, volta a creare l’uomo nuovo, non sarà possibile realizzare l’effettivo passaggio del potere al proletariato.
Le mire espansionistiche degli imperialisti ed il ruolo dei nazionalisti ucraini.
Giuseppe Vecchi, autore di molte poesie pubblicate su La Città Futura, ci presenta il suo nuovo libro, una serie di dialoghi mitologici sulla falsariga dei Dialoghi con Leucò di Cesare Pavese.
I mezzi necessari a contrastare la tendenza alla burocratizzazione delle funzioni direttive sono, in primo luogo, l’ispezione operaia e contadina, in secondo luogo la formazione costante di chiunque abbia ruoli dirigenziali.
L’analisi condotta smentisce la tesi genocidaria ma non basta a provare oltre ogni ragionevole dubbio che le politiche del governo sovietico non abbiano contribuito ad aggravare la carestia.
La figura di don Roberto Sardelli, animatore delle lotte per la casa all’Acquedotto Felice.
Giuseppe Vecchi, autore di molte poesie pubblicate su La Città Futura, ci presenta il suo nuovo libro, una serie di dialoghi mitologici sulla falsariga dei Dialoghi con Leucò di Cesare Pavese.
E mentre noi leggiamo e scriviamo parole, il mondo si avvita su sé stesso, prigioniero degli interessi di sempre. Una nuova poesia di Giuseppe Vecchi.
Lenin pone l’accento sulla necessità che la nuova classe dirigente, nella fase della transizione al socialismo, contrarsi in ogni modo la tendenza a svolgere tale funzione in modo burocratico.
A ventitré anni il pianista canadese Jan Lisiecki ha ottenuto ampio riconoscimento per la sua straordinaria maturità interpretativa.
Il superamento della società capitalista e la costruzione di una società socialista si lega alla questione della formazione delle avanguardie e, più in generale, degli intellettuali.
Il moto della storia non è ciclico, né rettilineo, né ottimisticamente progressivo, si dispiega sinuosamente come una spirale.
Analizziamo in questa puntata la fase repubblicana del Brasile, dalla fondazione della Repubblica al suicidio di Vargas nel 1954.
Un appuntamento che richiamerà appassionati dalla Svizzera e dal Nord Italia.
Quello di Pol Pot è considerato universalmente uno dei regimi più sanguinari della storia, ed il nome del dittatore cambogiano viene generalmente evocato per screditare il Comunismo. Ma qual è la sua vera storia?
L’esigenza di estendere la disciplina del lavoro all’intera società quale tappa necessaria per ripulire radicalmente la società dalle brutture e dalle ignominie dello sfruttamento capitalistico.
Oggi 2 febbraio ricorre il 75° anniversario della morte di due trentenni giornalisti e partigiani del foglio clandestino “Bandiera Rossa”, testimoni del loro tempo. Facciamo memoria di Enzio Malatesta e Carlo Merli fucilati nel 1944 a Roma a Forte Bravetta, dopo essere stati condannati a morte da un tribunale nazista.
Le diverse fasi, in un paese arretrato e isolato, necessarie a realizzare la transizione alla società comunista.
Il nazionalismo quale risposta illusoria ai mutamenti spazio-temporali determinati dal mondialismo.
La portata storica universale della rivoluzione cubana per il suo ruolo decisivo nella lotta per l’emancipazione dei popoli ex coloniali dall’imperialismo e dal neocolonialismo.
L’impero brasiliano nasce con la proclamazione dell'indipendenza il 7 settembre 1822 e si conclude il 15 novembre 1889 con la proclamazione della repubblica.
L’attitudine estremistica di pretendere che la prassi si conformi in tutto e per tutto alla teoria porta i dottrinari a considerare ogni prassi un tradimento del marxismo.
Il Buddhismo deve il suo successo in Vietnam anche al ruolo giocato al fianco del Partito Comunista nel corso della rivoluzione e delle guerre per la liberazione e la riunificazione del Paese.
L'industria farmaceutica è sedotta dalla cannabis mentre la domanda è in crescita.
Il conflitto tra colonia e Portogallo, il processo di indipendenza cominciato il 7 settembre 1822 ma terminato nel 1825 e le sue conseguenze.
L’imprevisto successo della rivoluzione in oriente e la sconfitta in occidente ha reso necessario ripensare a fondo la tattica per la transizione al socialismo in un paese solo e arretrato.
Come il modello educativo e coloniale francese, ispirato all'assimilazione ed alla “francesizzazione” dei popoli colonizzati, ha contribuito alla formazione dei rivoluzionari che sancirono la fine dell'impero della madrepatria.
Il commosso ricordo dell’amico e collega David Grossman che con Yehoshua fa memoria dell’uomo e dello scrittore impegnato per la soluzione del conflitto israelo-palestinese ed i limiti della loro visione del problema.
Analizziamo in questa puntata l'espansione coloniale nell'interno del Brasile tra il XVII e il XVIII secolo, e la “caccia all'oro”.
Le difficoltà generali della costruzione di uno Stato socialista e le difficoltà particolari della sua realizzazione, per la prima volta nella storia, in un paese solo e, per giunta, arretrato.
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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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