Vietnam e India celebrano i 50 anni di relazioni diplomatiche

In cinquant’anni di relazioni diplomatiche ufficiali, India e Vietnam hanno stabilito un legame molto stretto, suggellato in questi giorni dallo svolgimento del Festival “Namaste Vietnam”.


Vietnam e India celebrano i 50 anni di relazioni diplomatiche

Le città vietnamite di Hồ Chí Minh e Nha Trang, ospitano, dal 12 agosto al 12 settembre, il Festival “Namaste Vietnam”, organizzato dall’Ambasciata indiana in Vietnam e dal Consolato Generale dell’India a Hồ Chí Minh City per celebrare il 75° anniversario dell’indipendenza dell’India (15 agosto 1947) e i 50 anni delle relazioni bilaterali tra i due Paesi, stabilite ufficialmente nel gennaio del 1972.

Il console generale indiano Madan Mohan Sethi ha affermato che il festival è stato pianificato in linea con l’enfasi data dal primo ministro indiano Narendra Modi sull’importanza del Vietnam come chiave per la politica dell’India nella regione dell’Asia sud-orientale: “Il primo Festival ’Namaste Vietnam’ sarà un’occasione significativa per i due Paesi per saperne di più l’uno sull’altro. In questa occasione, oltre alle attività culturali e alla proiezione di film gratuiti, alcuni famosi artisti e attori indiani visiteranno Hồ Chí Minh City”, ha affermato il console.

In occasione della cerimonia d’apertura dell’evento, Huỳnh Thành Lập, presidente dell’Associazione di Amicizia Vietnam-India, ha sottolineato che i due Paesi hanno una relazione di lunga data e tradizione, radicata tanto negli scambi commerciali quanto negli scambi culturali, artistici e religiosi: “I due Paesi si sono sempre sostenuti e aiutati a vicenda nelle lotte per l’indipendenza nazionale, così come nell’attuale fase di costruzione e sviluppo nazionale”, ha ricordato Lập.

Il console Sethi ha ribadito che il Vietnam è sempre stato il partner più importante dell’India nel Sudest Asiatico. Il diplomatico ha anche affermato che “ora è il momento più appropriato per India e Vietnam per promuovere ulteriormente le attività di cooperazione, soprattutto nelle relazioni economiche, politiche, di sicurezza-difesa e scambi interpersonali”.

Dall’instaurazione delle relazioni diplomatiche nel 1972 e soprattutto dal passaggio a un partenariato strategico globale nel 2016, stabilito in occasione della visita di Narendra Modi in Vietnam, le relazioni tra i due Paesi non hanno fatto altro che migliorare. Da allora, la cooperazione economica tra Vietnam e India è aumentata, con un volumi di scambio bilaterali in crescita ad una media del 20% all’anno. Secondo i dati del Ministero del Commercio e dell’Industria indiano, l’interscambio commerciale tra le due parti ha raggiunto i 14,13 miliardi di dollari nell’anno fiscale 2021-2022, creando una solida premessa per raggiungere l’obiettivo di 15 miliardi di dollari fissato dai leader dei due governi.

Al netto della pandemia di Covid-19, l’India si è affermata anche come un importante Paese di provenienza per il settore turistico vietnamita. Il numero di visitatori indiani in Vietnam è infatti aumentato da 85.000 a 169.000 tra il 2016 ed il 2019, e l’India si è affermata tra i primi sedici Paesi per numero di visitatori internazionali in Vietnam.

Le relazioni bilaterali sono state ulteriormente rafforzate nello scorso giugno, con una serie di visite ufficiali tra i rappresentanti dei due governi. Tra l’8 e il 10 giugno, infatti, il ministro della Difesa indiano Rajnath Singh ha visitato il Vietnam, mentre Bùi Thanh Sơn, ministro degli Esteri vietnamita, si è recato in India la settimana successiva.

In occasione della visita del ministro Singh, il presidente vietnamita Nguyễn Xuân Phúc ha ringraziato il governo indiano e il ministero della Difesa per l’importante assistenza, che ha contribuito a rafforzare la difesa nazionale del Vietnam. Singh, dal canto suo, ha affermato che il partenariato strategico globale Vietnam-India in tutti gli aspetti, dalla politica, alla diplomazia, all’economia, al commercio, alla sicurezza e alla difesa, alla cultura, all’istruzione e allo scambio interpersonale, si è sviluppato attivamente, anche durante la pandemia: “Le due parti si sono aiutate a vicenda nella lotta alla pandemia, soprattutto attraverso la donazione di vaccini e forniture mediche, e ora durante la ripresa economica”, ha affermato il rappresentante del governo indiano.

Per celebrare i 50 anni di relazioni bilaterali, i due Paesi hanno anche deciso di erigere le statue dei rispettivi leader dell’indipendenza: il 21 giugno, a Nuova Delhi è infatti stato inaugurato un monumento raffigurante Hồ Chí Minh, mentre prossimamente è prevista la realizzazione di una statua del Mahatma Gandhi a Hồ Chí Minh City, all’interno del parco Tao Đàn.

 

19/08/2022 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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L'Autore

Giulio Chinappi

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

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