Per uscire dalla crisi bisogna uscire dal capitalismo

19 Giugno alle ore 10.00 II Conferenza dei lavoratori e delle lavoratrici comuniste


Per uscire dalla crisi bisogna uscire dal capitalismo

Ore 10.00 Introduzione alla conferenza da parte di Giorgio Langella responsabile lavoro PCI

Ore 10.15 "Aspetti economici della crisi attuale del capitalismo", Ascanio Bernardeschi economista marxista e redattore de La Città Futura. analizzerà le fondamenta della crisi capitalistica attuale e il tentativo operato dal Capitale di ristrutturarsi ai danni dei lavoratori e delle lavoratrici.

Ore 10.30 "Aspetti ideologici della crisi attuale del capitalismo",  Alessandra Ciattini già docente di Antropologia Culturale alla Sapienza e all'Università Popolare A. Gramsci analizzerà gli aspetti ideologici della crisi attuale che puntano a passivizzare le masse. Si accennerà al problema delle disuguaglianze e dei cosiddetti piani di recupero e resilienza.

Ore 10.45 "Sicurezza e salute nei luoghi di lavoro" una compagna di Unione di Lotta per il Partito Comunista affronterà le tematiche della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro legandoli al problema della repressione, della rappresentanza e del neo-corporativismo.

  • Dalle ore 11.00 seguiranno le relazioni dei gruppi di lavoro sulla scuola, sulla pubblica amministrazione e sull'industria, tenute dai compagni Francesco Cori, Ciro Rinaldi e Maurizio Biena.

Ore 12.00 Dibattito e Programmazione dei prossimi impegni dei gruppi di lavoro

Modera la conferenza Pasquale Vecchiarelli, collettivo politico La Città Futura

La conferenza si terrà il 19 Giugno alle ore 10.00 in via telematica al seguente link

https://meet.google.com/zhb-ayxw-bin

 

 

 

 

 

13/06/2021 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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L'Autore

Collettivo

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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