La passione del leggere

Otto autori, otto nuovi libri, vari argomenti e temi, tutti di buona scrittura.


La passione del leggere

C’è, nella convinzione di chi firma questo articolo, la consapevolezza che leggere sia un appassionante viaggio e, se il senso ultimo del viaggio è il viaggiare, il senso ultimo del leggere sia trascorrere ore del giorno con libri su cui soffermarsi per ricevere qualcosa, che può definirsi dono per crescere.

Questa volta pubblichiamo, in modalità di rubrica con gli autori in ordine alfabetico, otto presentazioni, anche per invogliare i lettori a cercare questi libri e a porli nello scaffale, dopo averli letti, magari per rileggerli. Per chi firma questo articolo ne vale il tempo.

1. “L’ho sempre saputo” di Barbara Balzerani (Editore Derive Approdi). Ha scritto negli ultimi anni altri libri Barbara Balzerani, alcuni sono stati tradotti e presentati con successo in Francia e Spagna. Autrice di talento, le sue pagine emanano una sensibilità spesso commovente. Questo “L’ho sempre saputo” narra l’incontro e il confronto scaturito da un dialogo serrato tra due donne, una è in carcere perché rivoluzionaria comunista, l’altra è privata della libertà perché è in fuga dalla miseria. Nate su sponde opposte dello stesso mare, il Mediterraneo chiuso tra continenti incapaci di trovare un’identità comune: il colonialismo di chi lo ha esercitato e di chi lo ha subìto non consente ancora di “sentire, guardare, saper fare, saper stare sulla terra senza distruggerla e distruggerci” come ha ben intuito Silvia De Bernardinis in un suo commento critico.

2. “Sotto l'ombra di un bel fiore, il sogno infranto della Resistenza” di Cecco Bellosi (Editore Milieu, collana Ombre rosse). Qui i protagonisti sono due uomini, Pedro e Paolo, due esperienze di vita diverse: uno partigiano e l’altro esule. Un romanzo intriso di memorie dirette dei due personaggi, di fatti reali, che a distanza assistono allo smantellamento dei loro sogni di cambiamento. Cecco Bellosi rammenta alcuni protagonisti della Resistenza che ha conosciuto e che hanno vissuto avvenimenti accaduti in quell’area del lago di Como teatro della cattura e dell'uccisione di Mussolini. I due protagonisti del romanzo sono diventati dirigenti dell'Eni di Enrico Mattei e ripercorrono insieme la storia: dall'intensità della guerra partigiana al tragico epilogo della vicenda di Gianna e Neri, partigiani uccisi da partigiani.

Con Cecco Bellosi, amico da anni, l’incontro tra coetanei non può ridursi ai bei ricordi degli anni settanta, un passaggio nella nostra storia personale e collettiva, il tempo del sessantotto del novecento italiano. Dobbiamo partire da lì, dai quasi quotidiani volantinaggi fuori dalle fabbriche, dalle manifestazioni e dai cortei nelle piazze milanesi, non dobbiamo dimenticare le azioni al confine svizzero e poi gli anni in carcere per la scelta della lotta armata. Una ragione di più per leggere “Sotto l’ombra di un bel fiore, il sogno infranto della Resistenza” e arrivare al finale che sorprende.

3. “Senza il timore di esser soli” di Sergio Cimino (MR Editori). Nato a Napoli vive a San Giorgio a Cremano. Anche lui un fraterno compagno con la passione di ormai antiche lotte. Ha pubblicato questo libro di dieci racconti, protagonisti con vicende esistenziali a cui corrispondono intere vite aperte alla dimensione di non contare il tempo, non affidarsi al ticchettio dell’orologio o allo sfogliare il calendario perché un aereo che vola potrebbe avere rullato sulla pista un secondo in meno o un minuto in più. La signora Anna, vicina di casa, con quel comportamento tra l’indifferente e il confidente. Il carabiniere Abate Gennaro e il suo cagnolino Yuri, testimone delle scelte del suo padrone. Tempeste di emozioni a cui partecipano tutti i sensi, questo ci viene trasmesso dalle pagine di Sergio Cimino, dunque perché temere la solitudine ?

4. “Viaggi del cuore” di Amalia Barbara Di Bartolo (Pedrazzi Editore). Sono cinque racconti che sondano l’animo umano. Tra questi il racconto selezionato al concorso letterario di Milano “Racconti Lombardi 2019”. Dalle sfaccettature della sofferenza di una donna ricoverata con l’inganno in un Ospedale psichiatrico all’avventura di un viaggio per riscoprire sé stessa, le proprie origini e il grande amore che ritorna. Fino al dramma del cancro narrato dalla voce di una madre che sa di dover morire. E ancora: il mistero che aleggia intorno a una ragazza innamorata e le peripezie ironiche di un’anziana donna truffatrice che concupisce un prete. “Non smettere di volare alto” è tra i selezionati al concorso letterario “Racconti lombardi 2019” di Historica Edizioni. Amalia Barbara Di Bartolo, giornalista, nasce a Parma e vive a Como. Nel 2017 ha pubblicato il romanzo “L’abbraccio dell’arcobaleno”, risale al 2008 il libro culinario “Le ricette di Emi”.

5. “Sotto la quercia” di Gaetano Foccillo (Youcanprint editore). Ad Agropoli la comunità rutinese ha potuto riabbracciare un suo artista che da tempo vive al nord. Il libro è una raccolta di sei racconti snocciolati in ottantasei pagine. L’opera vuole sottolineare la consuetudine di intrattenersi all’ombra di un albero, la quercia, simbolo un tempo di incontri, dibattiti, litigi e momenti vari di aggregazione. “Sotto la quercia” è il quarto libro dell’autore cilentano che aveva debuttato con “Il ragazzo del borgo” nel 2009, cui sono seguiti “Crepuscolo contadino” (2013) e “Oltre la stella dell’utopia”, in libreria dal 2016. Foccillo ha già annunciato di essere al lavoro per la sua quinta opera.

6. “Mistero in Valsolda” di Graziella Monti (Editoriale Lombarda). Un giallo sulle rive del lago di Lugano. L’ispettore Giglio indaga su un caso in cui sembra coinvolto il suo primo amore, l’indimenticata Claudia. Passati gli anni deve riandare alla sua giovinezza, ripercorrere vicende e ritrovare luoghi nascosti nella sua mente. Intrigante percorso dove le sensazioni si fanno certezze, contorni di una brutta storia dalla quale occorre redimersi.

7. “L’altro Croce” di Francesco Postorino (Mimesis Edizioni). Francesco Postorino è un filosofo che si occupa soprattutto di neo-idealismo italiano ed europeo, del pensiero cristiano, di esistenzialismo e socialismo liberale. Collabora con “L’Espresso” e con riviste scientifiche nazionali e internazionali. In questa opera l’autore interloquisce con studiosi nazionali e internazionali che hanno avuto modo di incrociare il pensiero di Benedetto Croce. Così, nella consapevolezza di allargare gli orizzonti ermeneutici, Postorino dialoga con intellettuali che provengono non solo da una cultura crociana, ma anche da una visione progressista, marxista, liberale, azionista, cattolica. L’intento è far emergere analisi critiche fuori dagli schemi della scolastica e allo stesso tempo offrire spazio a quanti non si sono misurati con il più autorevole filosofo italiano del Novecento. 

8. “Verso la secessione dei ricchi? Autonomie regionali e unità nazionale” di Gianfranco Viesti (Editori Laterza). Si sente dire che Veneto e Lombardia vogliono l’autonomia regionale differenziata, ma effettivamente in pochissimi sappiamo di che cosa si tratta. Anche perché se ne parla poco e in modo vago. Il breve saggio parte dalle origini di questo processo, le richieste regionali e le loro possibili implicazioni. Dimostra che non si tratta di una piccola questione amministrativa riguardante solo i cittadini di quelle regioni, ma di una grande questione politica riguardante tutti gli italiani e che può portare a una vera e propria “secessione dei ricchi”, spezzettare la scuola pubblica italiana, creare cittadini con diritti di cittadinanza di serie A e di serie B a seconda della regione in cui vivono. Gianfranco Viesti insegna Economia applicata presso l’Università di Bari e si occupa di economia internazionale, industriale e regionale e di politica economica.

23/03/2019 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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L'Autore

Guido Capizzi

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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