La visita del ministro degli Esteri kazako, Mukhtar Tileuberdi, in Vietnam ha rappresentato l’occasione per rinnovare la tradizionale amicizia che lega i due Paesi sin dai tempi dell’Unione Sovietica.

In Cile, l’insopprimibile reviviscenza di quella volontà popolare si coniuga oggi colla rivolta sociale esplosa nel novembre 2019 e durata a lungo nonostante la feroce repressione di Pinera e dei suoi carabineros, col plurisecolare movimento di ribellione e identità indigena e colle lotte delle donne per la loro liberazione dal sistema patriarcale e machista e quella per la tutela di un ambiente devastato per decenni dalle multinazionali.

Sabato, 27 Agosto 2022 08:20

La guerra infinita

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La guerra infinita costituisce in primo luogo una risposta alla crisi di sovrapproduzione che da decenni affligge i paesi a capitalismo avanzato

Dopo l’attacco ai germogli di rivoluzione sbocciati 20 anni fa in America Latina a seguito dell’affermazione di Hugo Chavez in Venezuela, si assiste a una seconda ondata progressista. Ma sussistono differenze importanti fra le due ondate e differenziazioni strategiche fra le esperienze rivoluzionarie di Venezuela e Cuba e l’approccio moderato di altre forze progressiste, come quella del Pt di Lula in Brasile.

Venerdì, 19 Agosto 2022 21:56

Acqua bene comune? Solo a parole

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Un bilancio della battaglia referendaria e di una battaglia andata perduta per eccessiva fiducia nelle istituzioni.

Le discariche della poesia sono piene di lirica intimistica. Aggrediamo piuttosto gli oppressori degli uomini e della natura. Non scendiamo a compromessi con le necessità culturali del potere editoriale e di quello più in alto. Come ha scritto Pablo Neruda, la poesia a cui è estranea la passione civile non solo è inutile ma addirittura è dannosa.

In cinquant’anni di relazioni diplomatiche ufficiali, India e Vietnam hanno stabilito un legame molto stretto, suggellato in questi giorni dallo svolgimento del Festival “Namaste Vietnam”.

Nonostante la martellante propaganda filoimperialista, lo sconsiderato intervento russo nel conflitto civile ucraino non rientra nei caratteri totalizzanti che la guerra ha assunto con il venir meno dell’equilibrio del terrore al termine della prima fase della guerra fredda, oggi ripresa su larga scala contro Russia e Cina.

Venerdì, 19 Agosto 2022 21:44

Gramsci, le masse e il Partito

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Secondo Gramsci le élite rivoluzionarie del partito proletario, essendo composte da intellettuali organici alla loro classe di riferimento, non hanno valore di per sé, ma mirano a divenire “funzioni specializzate” di organismi di massa “complessi e regolari”, che non mirano a perpetuare la loro funzione direttiva, ma sono organiche a una massa sociale resa omogenea e compatta, al punto da potersi costituire in intellettuale collettivo.

Nel Trattato della moneta Keynes introduce una serie di distinguo rispetto alla teoria economica mainstream. Fra questi spicca la suddivisione dell’economia in due macrosettori nei quali il prezzo del prodotto realizzato nel mercato può non corrispondere ai costi effettivamente sostenuti, inclusa la remunerazione del capitale. La possibilità di scambi fra i settori non in grado di assicurare l’equilibrio l’aveva anticipata Marx oltre 60 anni prima.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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