Venerdì, 30 Aprile 2021 16:22

Fame e crisi politica in Brasile

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In quest’articolo descriviamo il carattere strutturale dei problemi della fame in Brasile, vincolati alla concentrazione latifondistica della terra e analizzeremo i possibili risvolti dell’attuale crisi politica nel paese amazzonico.

Videolezione della sezione pisana dell’UniGramsci: perché si forma il debito pubblico, quali sono i limiti di sostenibilità, quali sono i motivi perché questi possano venire travalicati e quali conseguenze ricadono sui lavoratori.

Il vertice di Giacarta ha rappresentato un primo passo nel dialogo tra la giunta militare del Myanmar e la comunità internazionale.

In un Primo Maggio a scarsa agibilità, il piano italiano di ripresa e resilienza costituisce un’occasione mancata. Si privilegiano le grandi opere, si devasta il territorio, si intensifica lo sfruttamento e la sanità langue.

Venerdì, 30 Aprile 2021 16:10

Via da Valona!

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Nel 1920 un battaglione di bersaglieri si ammutinò contro la colonizzazione dell’Albania. Grazie al sostegno popolare fecero fallire la spedizione coloniale e innescarono il tentativo insurrezionale noto come le “giornate rosse”, proprio al culmine del Biennio Rosso.

All’omogeneità e alla compiutezza del mondo greco, alla pienezza di senso, nel quale gli uomini si sentono a casa propria e nessun sentimento di estraneità turba il loro animo, è subentrata la produttività dello spirito e con essa la distruzione dell’essenza e l’inizio della scissione tra l’io e il mondo.

Lenin mostra, già prima della rivoluzione, un interesse per l’organizzazione scientifica del lavoro di Taylor, mettendo in guardia i bolscevichi dal non commettere l’errore, simile a quello dei luddisti, di combattere il taylorismo in quanto tale e non il suo uso capitalistico.

Con Senofane si giunge alla completa autonomia della visione del mondo filosofico-scientifica, mediante la netta e aperta cesura con la concezione del mondo mitologico-religiosa.

29 Aprile ore 18.00 Assemblea nazionale 2011-2021

Venerdì, 23 Aprile 2021 22:15

Dalla flessibilità al precariato

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La forza-lavoro precaria ha un’occupazione irregolare e, dunque, da una parte è una componente dell’esercito industriale attivo, dall’altra è una componente dell’esercito industriale di riserva, definita stagnante in quanto tendenzialmente destinata a rimanere identica a se stessa.

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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