Risvolto reale della libertà formale della società borghese è la libertà-privilegio di godere egoisticamente, a proprio piacimento, del proprio patrimonio privato, cioè sottratto alla comunità. L’altro uomo non rappresenta, infatti, la realizzazione della libertà del prossimo ma un limite, un ostacolo al suo arbitrio. Mirando a garantire l’arbitrio dell’individuo egoista, delle sue libertà-privilegi particolari, la società capitalista consente di liberare l’uomo, la sua forza lavoro da ogni considerazione morale o metafisica fino a ridurla a una merce come le altre.
Dopo e oltre il 25 novembre
Pasquale Vecchiarelli e Leila CienfuegosMezzo milione di persone in piazza a Roma nella giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne: limiti e potenzialità di una mobilitazione di massa
Recensioni dell’ottimo film Amira, del significativo Oppenheimer, del bel documentario: Nel nostro cielo un rombo di tuono, del significativo film di animazione Wendell & Wild, dell’interessante As bestas, della godibile serie Shrinking, delle prime due stagioni della piacevole serie The bear, ecc.
Le crociate e la ripresa della cultura occidentale mediante l'orientale
di Renato CaputoProseguiamo con la pubblicazione del videocorso: “Controstoria della filosofia e della storia in una prospettiva marxista”, quarto ciclo – tenuto dal prof. Renato Caputo per l’Università popolare Antonio Gramsci – con il video del settimo e ultimo incontro: “Le crociate e la ripresa della cultura occidentale mediante l'orientale”.
Il Vietnam promuove il connubio tra prosperità economica ed ecologia
Giulio ChinappiIn occasione della Settimana dei Leader Economici dell'APEC di San Francisco, il Presidente vietnamita Võ Văn Thưởng ha confermato l’impegno del Paese nel perseguire uno sviluppo economico verde, ma ha anche sottolineato la necessità di effettuare una transizione energetica giusta.
Un'altra giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne è passata ma le donne continuano a morire, e la violenza è ben lontana dall'essere eliminata.
Milei “il loco” nuovo presidente dell’Argentina
Pasquale VecchiarelliMilei ha sconfitto Massa ed è il nuovo presidente argentino. Gli USA dopo il ritorno di Lula tirano un sospiro di sollievo conquistando un nuovo luogotenente in sudamerica e i capitali finanziari si sfregano le mani sognando nuove temerarie scorribande nella pampa argentina.
Ha vinto il No al Referendum per la rappresentanza degli aborigeni.
Felice di MaroIn Australia il Referendum costituzionale per la rappresentanza degli aborigeni è stato vinto dai No. Si presentano i risultati e le posizioni del No e del Sì, una dichiarazione sul voto e sull’impegno dei comunisti australiani per le comunità aborigene dell’Australia di Vinnie Molina, Presidente del Comunist Party of Australia.
Il presidente Thưởng spiega la politica vietnamita agli occidentali
Giulio ChinappiIn occasione della sua visita a San Francisco, nell’ambito del suo viaggio del suo viaggio per partecipare alla Settimana dei Leader Economici dell'APEC, il presidente Võ Văn Thưởng ha tenuto un discorso che chiarifica i principi cardine della politica vietnamita, spesso mal compresi dagli osservatori occidentali.
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Sia la Rifondazione Comunista dell’epoca bertinottiana, sia il Movimento 5 Stelle sono passati dall’assenza di dialogo estremista e massimalista in un primo momento alla crisi politica interna in un secondo, ovvero quando, spinti da necessità, hanno accettato di entrare in governi che erano totalmente incompatibili con i loro programmi di rinnovamento.
C’è un solo limite allo sciopero, la forza dei lavoratori
Marco BeccariIl ministro Salvini limita lo sciopero del 17 novembre, ma l’unico limite reale a uno sciopero è la forza che i soggetti organizzati dei lavoratori sono in grado di mettere in campo.
La sola cosa che sappia offrire il cosiddetto mondo “civilizzato” alle migliaia di persone che si accalcano alle porte dell’Europa è una ennesima boutade disumana e inconcludente, una strumentalizzazione sulla loro pelle a meri fini elettoralistici e nessuna scappatoia al destino dello sfruttamento.
Lo sciopero indetto da Cgil e Uil smaschera la politica economica del governo Meloni che si è rivelata contro gli interessi dei lavoratori e dei più poveri