Risultati della ricerca per: poesie di classe

È stata da poco pubblicata dalla casa Editrice “Ventura” la nuova raccolta poetica di Fosco Giannini. L’opera, già nelle librerie, sarà, a giorni, ordinabile online. In calce, a cura dell’autore, la sinossi del libro.

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La deriva urbanistico-sociale delle città d'arte, devastate dal marketing del turismo, che vedono spopolarsi i centri storici, trasformati in musei, e sfigurarsi gli apparati commerciali. In assenza di politiche economiche che creino lavori alternativi saremo destinati a diventare camerieri dei ricchi di mezzo mondo a casa nostra.

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Il 1° febbraio, in molti paesi asiatici, in particolare in Cina e Vietnam, e nelle comunità della diaspora sparse in tutto il mondo si sono tenuti i festeggiamenti per l’inizio dell’anno della tigre.

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La personalità e la parabola politica di Giosuè Carducci è emblematica del complesso rapporto tra intellettuale e movimento politico, continuamente oscillante tra esigenze di autonomia e necessità organiche di un'organizzazione strutturata. Se l'individualismo lirico rischia di sfociare in posizioni idealistiche, l'intellettuale organico può essere schiacciato da meccaniche che ne cancellano l'autonomia.

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Destini capitali è la prima raccolta di poesie pubblicata da Cristina Corradi per Ensemble. L’autrice era precedentemente nota principalmente per i suoi studi sulla storia del marxismo italiano e sulle diverse eredità dell’operaismo italiano.

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Un ricordo del rivoluzionario Peppino Impastato barbaramente assassinato dalla mafia, complice l’apparato di potere borghese-democristiano, in contrapposizione ad una certa immagine iconica prevalente.

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Quando la fame e l'emarginazione sono ovunque cresce forte negli sfruttati l'istinto rivoluzionario
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Non è lo spirito di sacrificio che il sistema premia con i centesimi e loda con lusinghiere parole, ma è l’accoglimento forzato e inconsapevole del destino liberista che rende la professione medica un martirio e l’etica sociale una pratica straordinaria.
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La critica di Brecht alla concezione formalista e “pura” dell’arte, improntata all’arte per l’arte, in una società divisa in cui gli oppressi non possono godere di una simile esperienza estetica quanto le classi dominanti

Da tempo i turchi reprimono le città curde dentro la Turchia
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Giuseppe Vecchi, autore di molte poesie pubblicate su La Città Futura, ci presenta il suo nuovo libro, una serie di dialoghi mitologici sulla falsariga dei Dialoghi con Leucò di Cesare Pavese.
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E mentre noi leggiamo e scriviamo parole, il mondo si avvita su sé stesso, prigioniero degli interessi di sempre. Una nuova poesia di Giuseppe Vecchi.
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Una riflessione poetica e amara su come, spesso, i ruoli della destra e di certa “sinistra” appaiano invertiti.
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Un’opera contro la guerra.
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L’anniversario della prima guerra mondiale in versi.
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Una “poesia di classe” e ambientalista.
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Una nuova “poesia di classe” di Giuseppe Vecchi. Perché la lotta di classe si fa anche coi versi.
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Una poesia per la giovane infermiera palestinese uccisa a Gaza da un cecchino sionista mentre, a mani alzate, cercava di prestare soccorso a un ferito.
Pubblicato in Cultura |#EFA933
Un nuovo appuntamento con le #poesie di classe di Giuseppe Vecchi.
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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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