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La parabola dell’economia politica – Parte XXVIII: La teoria del circuito monetario
Prima parte dedicata a una scuola di impostazione neokeynesiana ma che attinge anche alla teoria marxiana
Losurdo, Hegel, Marx e la contraddizione
Hegel polemizza contro chi dall’astratto principio di non contraddizione pretende di dedurne leggi riguardanti la realtà.
Lukács e il rapporto fra Hegel, Feuerbach e Marx
Per lo sviluppo della teoria socialista si è rivelato determinante, secondo Lukács, il fatto che Marx si riallacci sul piano metodologico direttamente a Hegel; e per quanto sia debitore verso Feuerbach, egli respinge il preteso “miglioramento” feuerbachiano di Hegel.
Marx e i risvolti di classe dei diritti umani
La libertà a fondamento del #diritto dell’uomo è effettuale solo in quanto si coniuga alla proprietà
La parabola dell’economia politica – Parte XXIV: Sraffa, Il rapporto con Marx
Il modello di Sraffa rappresenta un’economia in equilibrio statico e ha finalità completamente diverse da quelle di Marx che intendeva indagare le leggi di movimento del modo di produzione capitalistico. Pertanto non è opportuno giudicare la coerenza del sistema di analisi marxiano con il metro di Sraffa.
La parabola dell’economia politica – Parte XXI: Il controverso rapporto fra Keynes e Marx
Nonostante Keynes, per reticenza o per ignoranza, non lo abbia mai ammesso, buona parte delle sue “scoperte” erano state anticipate da Marx oltre mezzo secolo prima.
La parabola dell’economia politica – Parte XX: L'impatto delle politiche economiche keynesiane
L’abbandono delle politiche keynesiane non dipende da un deficit culturale, come vogliono molti economisti “di sinistra”, ma ha ben precisi motivi di classe.
La parabola dell’economia politica – Parte XIX: La Teoria generale di J.M. Keynes
Nella sua opera principale Keynes presenta un'analisi che diverge con le conclusioni macroeconomiche del marginalismo ed è funzionale all'elaborazione di politiche economiche pubbliche che contrastino la disoccupazione.
La parabola dell’economia politica – Parte XVIII: IL trattato della moneta di J.M. Keynes
Nel Trattato della moneta Keynes introduce una serie di distinguo rispetto alla teoria economica mainstream. Fra questi spicca la suddivisione dell’economia in due macrosettori nei quali il prezzo del prodotto realizzato nel mercato può non corrispondere ai costi effettivamente sostenuti, inclusa la remunerazione del capitale. La possibilità di scambi fra i settori non in grado di assicurare l’equilibrio l’aveva anticipata Marx oltre 60 anni prima.
Marx e i diritti umani
Nella società capitalista la preminenza dei diritti del cittadino su quelli dell’uomo è propria esclusivamente dello stato di emergenza che vive la società borghese all’epoca della sua gestazione rivoluzionaria. In effetti, sulla base dell’ideale di superare il dualismo fra cittadino e borghese nella ricostruzione dell’unità antica di soggetto e cittadino in armi [10], il comitato di salute pubblica violò praticamente la costituzione del 1793, che comunque teoricamente sanciva ancora i diritti naturali dell’uomo come fondamento dei diritti di cittadinanza.