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Venerdì, 14 Maggio 2021 18:14

Il capitale finanziario (prima videolezione)

Prima lezione del ciclo sugli aspetti finanziari della crisi economica attuale, sul debito e sulla finanziarizzazione dell’economia tenuta da Raffaele Picarelli per la sezione pisana di UniGramsci.

Venerdì, 30 Aprile 2021 16:17

Cose da sapere sul debito pubblico (videolezione)

Videolezione della sezione pisana dell’UniGramsci: perché si forma il debito pubblico, quali sono i limiti di sostenibilità, quali sono i motivi perché questi possano venire travalicati e quali conseguenze ricadono sui lavoratori.

Sabato, 16 Marzo 2019 23:57

Il modello macroeconomico della MMT

È la redditività degli investimenti capitalistici che guida la crescita e l'occupazione, non le dimensioni del deficit pubblico.
Sabato, 02 Marzo 2019 13:58

MMT, Minsky, Marx e il feticcio del denaro

Le vecchie teorie alla base della MMT vengono riprese anche da importanti uomini della finanza in quanto funzionali alla creazione di bolle speculative che avvantaggiano i più ricchi.

La MMT mira a rattoppare i fallimenti della produzione capitalistica, non a rimpiazzarla.
Secondo gli esponenti di tale scuola, il capitalismo può essere salvato e raggiungere una crescita armoniosa e la piena occupazione con la semplice emissione di moneta.
La modern monetary theory giustifica la spesa pubblica senza restrizioni per ripristinare e sostenere la piena occupazione. Ma questa apparente virtù nasconde il suo vizio, un ostacolo molto più grande per un vero cambiamento.
Le scelte urbanistiche romane sono state funzionali alla riproduzione del capitale e ad assorbirne i surplus. Nelle varie fasi del capitalismo abbiamo perciò tre modelli di città: la città industriale, la città keynesiana e la città neoliberista.

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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