Visualizza articoli per tag: pacifismo
Da dove nasce la debolezza del movimento contro la guerra
A distanza di vent’anni dalle oceaniche manifestazioni contro la guerra, il fronte pacifista odierno si presenta debole e frammentato.
I comunisti e la guerra
Lenin, in polemica con quelli che criticava come socialpacifisti – socialisti a parole ma pacifisti nei fatti – ricordava che l’unico modo per farla finita con le guerre, sempre più causate dall’imperialismo, è di trasformare la guerra (imperialista) fra nazioni in una guerra civile rivoluzionaria fra classi sociali.
Empedocle e l’esigenza di salvare i fenomeni
Contro il rifiuto aristocratico di riconoscere validità al nostro mondo, Empedocle si sforza di mostrarne, contro gli eleati, la razionalità. Al contempo Empedocle denunzia l’ingiustizia di questo mondo, ovvero del mondo esistente e auspica il ritorno a un’età di pace e armonia.
La Lega Internazionale Donne per la Pace e la Libertà sull’invasione della Siria
L’atmosfera del sessantotto in mostra
Lenin: l’imperialismo rende necessaria la rivoluzione
Dalla distinzione fra guerra imperialista e guerra rivoluzionaria, alla critica agli Stati uniti d’Europa.
Lenin e la situazione rivoluzionaria
I fronti di guerra (1915-17)
Giappone: vince Abe, il guerrafondaio
Un grande e plurale movimento pacifista urge
Nei decenni seguiti all’89-91, mentre la sinistra ha fatto fin troppo per farsi del male, il dibattito sul pacifismo e la non-violenza è stato progressivamente egemonizzato ed identificato con altre correnti di pensiero, in particolare quelle teorizzate da Gandhi e da Capitini, nonostante le loro ambigue radici