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Venerdì, 16 Giugno 2023 09:04

Hegel, la religione popolare e il cristianesimo

Non solo la nostalgia della Grecia si fonda sulla scoperta della tragicità presente nella moderna epoca dei lumi, ma la sua praticabilità nel e per il presente è intimamente connessa ai tentativi storici, altrettanto utopistici, che proprio in quegli anni si sperimentavano per dotare la modernità di una nuova religione popolare, in grado di sanare, sul modello dell’antica, l’abisso che si era venuto creando – e intorno a cui ruoterà tutta l’analisi della tragedia della modernità – tra individuo, società civile e Stato.

Non si può scuotere l’ortodossia – osserva il giovane #Hegel anticipando #Marx – finché la sua professione, legata con temporali vantaggi, è intessuta in tutto il sistema dello Stato. Un tale interesse è troppo forte perché essa possa essere tralasciata così presto, ed esso inoltre agisce senza che se ne sia nell’insieme chiaramente coscienti.

Hegel contrappone la concezione pubblica della religione popolare alla concezione privata del cristianesimo

Sabato, 01 Settembre 2018 20:03

Le varie forme di ideologia

La concezione gramsciana dell’ideologia e il compito della scienza.
Sabato, 25 Agosto 2018 17:01

Alcune complessità della nozione di ideologia

Di seguito i temi del secondo incontro del corso Breve storia della riflessione sulla religione che si terranno all’Università popolare Antonio Gramsci.
Sabato, 18 Agosto 2018 17:11

Perché riflettere oggi sulla religione

Vi sono tante ragioni per le quali vale la pena riflettere sulla religione, inquadrandola nella più ampia categoria di ideologia. Ne saranno indicate alcune alla base dei quattro incontri del corso Breve storia della riflessione sulla religione, tenuti all’Università popolare Antonio Gramsci. Di seguito i temi della prima lezione.

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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