Nel cinquantenario della morte di Pietro Secchia, il suo pensiero e il suo intento rivoluzionario, ingiustamente schematizzato e caricaturizzato, e la sua emarginazione nel PCI dagli anni ’50, rimangono punti centrali nel dibattito tra i comunisti in Italia e nel mondo.

Il governo, mentre ha cercato di allontanare l’antifascismo dalle scuole, ha promosso attività educative tenute da militari per preparare i giovani alla militarizzazione della società. Serve una battaglia politica e culturale contro uno strumento ideologico di assuefazione alla guerra e alla società della sorveglianza.

Il 28 settembre a Roma tutti in Piazza Montecitorio alle ore 15. Tra le adesioni all'appello Salvatore Settis, Tomaso Montanari, Gianni Barbacetto e Luca Mercalli

Venerdì, 22 Settembre 2023 20:48

L’estate nelle baracche di Valona

La povertà albanese non compare nelle cartoline social degli italiani

Venerdì, 22 Settembre 2023 20:40

La concezione marxiana del salario

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Se le lotte sindacali riuscissero a mantenere in un dato paese un livello salariale tale che il profitto diminuisse sensibilmente in rapporto al profitto medio di altri paesi, o che il capitale subisse un arresto nel suo sviluppo, il ristagno o la recessione dell’industria, che ne sarebbero la conseguenza, provocherebbero la rovina dei lavoratori con i loro padroni.

Soltanto l’attivismo anticomunista di Gorbaciov è stato presentato dai media e non il contributo dell’URSS contro il nazifascismo in Europa. In quest’articolo si presenta in sintesi il contesto storico dell’abbattimento del muro di Berlino che per la dissoluzione dell’URSS è considerato il capolavoro di Gorbaciov.

Sabato scorso è stato presentato a Milano il neonato Centro studi “Domenico Losurdo”, con un convegno che ha affrontato l’attuale fase politica nazionale e internazionale in molteplici aspetti, delineando la necessità, perché si possa concretamente agire per il cambiamento, di un impegno formativo e culturale di tipo marxista che ponga solide basi teoriche come strumento di lotta.

Venerdì, 22 Settembre 2023 20:26

Inchiesta su Gramsci 2

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Gramsci diviene sempre più decisamente uno dei più significativi punti di riferimento del comunismo, del marxismo e, più in generale, della sinistra. Proprio perciò aumentano costantemente le operazioni revisioniste e rovesciste dell’ideologia dominante, volte ora a condannare Gramsci come cattivo maestro di una ideologia totalitaria, ora tese a contrapporlo ai principali esponenti del suo partito, sostenendo una sua conversione al pensiero liberale attraverso una presunta abiura del comunismo.

In preparazione del convegno che il Centro studi nazionale “Domenico Losurdo”, “Interstampa” e “Cumpanis” organizzano a Torino sulla Cina, alcune riflessioni sull’importante ruolo di questo paese nella situazione geopolitica mondiale e sul multipolarismo.

Venerdì, 22 Settembre 2023 20:15

Videolezione: Il feudalesimo

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Proseguiamo la pubblicazione del videocorso: “Controstoria della filosofia e della storia in una prospettiva marxista”, quarto ciclo tenuto dal prof. Renato Caputo per l’Università popolare Antonio Gramsci – con il video del secondo incontro: Il feudalesimo.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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