Venerdì, 20 Febbraio 2015 16:38

Pensare questa guerra

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Lottare oggi contro le contraddizioni belliche del capitalismo globale non è lo stesso che all’inizio delle guerre mondiali del Novecento. I termini reali della questione sono diversi, ma qualcosa di importante si può dire, e fare. 

Considerazioni Inattuali N.64. Washington: qualche impegno verbale ma nessuna proibizione scritta nei passati accordi con Mosca. L’allarme di Gorbachev che denunzia “l’arroganza dell’Occidente” ma quegli accordi li aveva firmati lui una trentina di anni fa. 

Venerdì, 20 Febbraio 2015 15:08

Controlezionitv: Gramsci

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Antonio Gramsci continua ad essere al centro di innumerevoli rivisitazioni, a conferma dell’inesauribile contenuto della sua opera e della sua centralità sia per chi vuole valorizzarla, sia per chi ritiene opportuno offuscarla inserendola in altri contesti.

Terza parte dell’escursione a tappe tra le lacune dell’economia politica. Marx e le cause della crisi.

Venerdì, 20 Febbraio 2015 18:02

Con la scusa della Jihad

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Dopo “Charlie Hebdo” è arrivato l'attentato di Copenaghen, ma in entrambi i casi le dinamiche dei fatti lasciano aperti diversi interrogativi. I fratelli Kouachi e Amedy Coulibaly erano vecchie conoscenze delle forze di sicurezza francesi, mentre a Copenaghen un uomo solo ha potuto fare irruzione e sparare durante un convegno a cui erano presenti l'autore delle vignette su Maometto e l'ambasciatore francese in Danimarca. In una Unione Europea assillata dalla questione greca e dall'Ucraina, cresce la spinta alla legislazione d'emergenza e alla guerra santa, ma chi ricorda ormai l'appoggio francese alla guerra in Libia e alla ribellione armata contro Assad?

Domenica, 15 Febbraio 2015 15:24

Diversi ma uguali

Le politiche di austerità nascono in Europa ma si concretizzano nei nostri luoghi di lavoro, nei nostri spazi sociali. Proprio nei comuni, dove si tocca con mano la dura realtà dei tagli, esse appaiono in tutta la loro efferatezza antisociale e antioperaia. Dunque bisogna evitare di proseguire oltre nella contraddizione causata dall'essere contro le politiche di austerità in Europa e al contempo pensare di governarle sui territori.

L’esperienza vissuta ad Atene da una compagna, in occasione delle elezioni e della vittoria di Tsipras.Una giornata in visita ai centri di assistenza promossi da Syiriza. La dignità del ceto medio piombato nel clochardismo. La cordialità e l’entusiasmo dei Greci il giorno della vittoria. Quel “Bella ciao” cantato insieme. In Italia la sinistra non decolla. Perché?

Dopo le violenze scatenate dalla destra e il tentativo di colpo di stato dello scorso anno, il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha annunciato giovedì scorso che è stato sventato un nuovo golpe contro la nazione sud-americana.

 

L'attacco più radicale e coerente ai negazionisti proviene da Marx il quale ha dimostrato sia la possibilità della crisi, confutando la legge degli sbocchi, sia le cause che rendono concreta ed effettuale questa astratta possibilità.

La recente decisione della Corte di Giustizia Europea che ha dichiarato illegittimo il lavoro precario nella scuola pubblica italiana riafferma i principi delle direttive europee sui contratti di lavoro a termine. Nemmeno l’Europa dei poteri finanziari ritiene ammissibile un ricorso generalizzato ai contratti a termine senza collegamento a specifiche ragioni oggettive che impediscono l’impiego a tempo indeterminato. La decisione è quindi anche un pesante atto di accusa per il Decreto Poletti che consente i contratti a termine “acausali”.

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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