europa dove vai

L’Europa, un vascello senza più rotta, guidato da cinismo e incapacità.


europa dove vai

prende male l’onda

la barca d’europa

del fasciame logoro mostra la corda

ché nessuno lo vuole calafatare

non vede lontano

il marinaio cieco che naviga a vista

la maligna tempesta non sa prevedere

e la fame di vita rigetta

se l’orgogliosa legge del mare tradisce

e d’omicidio si macchia

ma chi porta nel cuore quest’amara cicatrice

senza ristoro mendicherà la sua pace

di nessuna pietà esangue

il cattivo-porto sarà la sua croce

intanto in TV a bruxelles

s’abbracciano si baciano si strusciano

false dame di carità

(Castelvetro di Modena, 18 luglio 2018)

11/06/2021 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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