Economia e Lavoro

La crisi di governo frutto della crisi economica e della convinzione della Lega di poterla gestire.
La necessaria riduzione dei costi dei capitali pagata dai lavoratori
Un’analisi sul terreno della teoria economica del salario minimo ci dice che esso non può sostituire la lotta di classe e il compito storico di superare il capitalismo.
La Solvay depreda quasi gratuitamente le risorse del territorio e inquina ma le istituzioni locali e regionali a guida Pd le stendono tappeti di velluto
Il movimento Friday for future riconosce il rapporto strutturale tra la forsennata estrazione delle risorse del pianeta e lo sfruttamento della forza-lavoro umana.
La strategia economica dei leader di Syriza di accettare il programma della Troika, onorare l'onere del debito e rimanere nell'UE ha fallito
Riemerge un fatto inquietante che ravviva una questione di diritti umani non rispettati per il prevalere di aspetti economici
Dietro l’invenzione dei minibot ci sono le contraddizioni di un governo che vuole apparire in guerra con le istituzioni europee ma si accinge a realizzarne le politiche

Nota critica alla raccolta di testi di Michael Roberts in uscita presso la casa editrice Asterios di Trieste

Per finanziare la flat tax e tenere buona l’Europa il governo gialloverde potrebbe decidere di far cassa sulla salute dei cittadini
La pianificazione economica è più efficace e più democratica del libero mercato. Alcuni spunti per una teoria della pianificazione adeguata alla attuale società informatizzata.
È un bilancio negativo quello delle professioni nel Sistema Sanitario Nazionale: medici, infermieri e operatori sanitari in sensibile calo su tutto il territorio
Senza coscienza sociale non si può formare una capacità efficace di lotta collettiva allo sfruttamento del salario e alla marginalizzazione sociale che ne consegue
In Puglia la Xylella è presa a pretesto per trasformare in senso capitalistico l’agricoltura, mettendo in campo i falsi della scienza asservita al potere e con pregiudizio per la libera scienza
Joseph Stiglitz è premio Nobel (o meglio, premio Riksbank, la banca centrale svedese, ndT) in economia ed ex capo economista presso la Banca Mondiale, nonché consigliere della direzione laburista di sinistra nel Regno Unito. Si pone a sinistra nello spettro di tendenze dell'economia mainstream.
La storica lotta delle oligarchie finanziarie contro la tradizione democratica e socialista rivolta, in nome della giustizia sociale, alla progressività delle imposte
In Puglia, col pretesto della Xylella, si sperimentano rivolgimenti che abbatteranno le tutele sanitarie, ambientali e storiche e favoriranno il grande latifondo, la speculazione, la bioeconomia e le agromafie.

Quale impatto dell’intelligenza artificiale sul mondo del lavoro? Faranno tutto le macchine prendendo il sopravvento sull’uomo?

Le proposte di legge sul salario minimo devono essere contrastate in nome del potere di contrattazione e con proposte alternative che prevedano parità di retribuzione a parità di lavoro, non per tutelare il monopolio della rappresentanza.
Mentre si alimenta l’insicurezza percepita e il reddito di cittadinanza scheda i poveri, la spending review provvede a tagliare servizi sociali e sicurezza reale.
Il governo vara il Def che, in una situazione economica disastrosa, annuncia nuove ingiustizie e adesione moderata ai dettami europei. Ma le scelte vere sono rinviate al dopo elezioni.
Se gli animalisti vogliono liberare la natura dal barbaro sfruttamento cui è sottoposta devono prima liberare i lavoratori.

La sinistra non dovrebbe promuovere l’inclusività, ma l’abolizione dello sfruttamento. Le esigenze nutrizionali, il modo di soddisfarle e il modo produrre gli alimenti non sono date in natura ma dipendono dalle condizioni sociali.

L’analisi del problema della diseguaglianza non potrà mai essere al di sopra delle classi né politicamente neutrale, ma sempre e solo, legata ad una classe: o a quella operaia, o a quella borghese.

Ora che anche in Italia sta divenendo chiaro cosa comporti il reddito di cittadinanza reale, è ancora più necessario riflettere criticamente, in una prospettiva marxista, su questa parola d’ordine.

È la redditività degli investimenti capitalistici che guida la crescita e l'occupazione, non le dimensioni del deficit pubblico.

Le vecchie teorie alla base della MMT vengono riprese anche da importanti uomini della finanza in quanto funzionali alla creazione di bolle speculative che avvantaggiano i più ricchi.

La MMT mira a rattoppare i fallimenti della produzione capitalistica, non a rimpiazzarla.
Il racconto e l’analisi di un emigrato italiano in Cile, patria del libero mercato senza freni. Tra disuguaglianza, povertà, disperazione e tanta voglia di uno stato sociale come (fu) quello italiano.
Secondo gli esponenti di tale scuola, il capitalismo può essere salvato e raggiungere una crescita armoniosa e la piena occupazione con la semplice emissione di moneta.
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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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