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Il più grande dirigente comunista italiano è tutt'altro che morto


L'11 febbraio 1917 usciva il numero unico de La Città Futura. Un secolo dopo Gramsci, il più grande dirigente comunista italiano, è tutt'altro che morto. Noi comunisti rivendichiamo il suo pensiero e la sua eredità politica ed intendiamo sforzarci ed impegnarci a mettere a frutto oggi e sempre gli importanti insegnamenti di Antonio Gramsci.
"Dire la verità, arrivare insieme alla verità, è compiere azione comunista e rivoluzionaria" (Democrazia operaia, L'Ordine Nuovo, 21 giugno 1919)

29/04/2017 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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L'Autore

Redazione

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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