Stare davanti alle masse ma senza correre il rischio di non essere visti. L’esercizio dell’egemonia si svolge sempre tenendo insieme il programma massimo e quello minimo, le speranze delle masse  con le loro paure. 

Con i due intellettuali che più hanno elaborato un giudizio storico della guerra in Jugoslavia a 25 anni dal suo inizio, rispettivamente il direttore della rivista Marx XXI e il segretario del coordinamento nazionale per la Jugoslavia, cerchiamo di capire la portata storica e l'attualità di questi tragici eventi.

pubblichiamo un articolo che ci arriva da un nostro ex membro della redazione. In premessa specifichiamo le ragione per cui pubblichiamo un articolo in netto contrasto con la nostra linea politico editoriale.

Un commento alla passerella ormai del tutto fuori luogo dei potenti della terra. Ormai il protocollo, le frasi di rito sembrano sempre più farsesche e stridenti se confrontate con la pochezza delle proposte e il disordine bellicista all’orizzonte.

 Con la risposta iraniana alla provocazione israeliana cresce la possibilità di estensione del conflitto in Medio Oriente, tanto più che Netanyahu potrebbe essere tentato di alleviare la crisi del proprio governo con una guerra all’Iran.

Videointervista a Vladimiro Giacchè

Videointervista al nostro corrispondente da Seul, Nando Gueli

Con il professore dell'Università popolare Antonio Gramsci, già funzionario dell'Onu, ricostruiamo le dinamiche che hanno progressivamente dequalificato la sanità pubblica a vantaggio della privata.

Videointervista al Professor D'Orsi su l'edizione definitiva della ricostruzione dell'opera gramsciana a partire dalla sua biografia

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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