La prima Assemblea Anticapitalista dell’Etruria meridionale
di Aldo RotoloSi è tenuta nei giorni scorsi a Ladispoli. Un primo momento di incontro, di confronto e di proposta per far crescere sul territorio il “movimento reale che abolisce lo stato di cose presente.” Un primo passo che vuole avviare un importante percorso.
Il MUOS, il nuovo sistema di telecomunicazioni satellitari della Marina militare Usa, è stato realizzato a Niscemi grazie ad autorizzazioni e provvedimenti illegittimi della Regione Siciliana. Lo ha sancito il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia con la sentenza emessa il 23 febbraio scorso, che ha accolto i ricorsi proposti da Legambiente, dal Coordinamento Regionale dei Comitati No MUOS e dal Movimento No MUOS Sicilia contro l’atto della Regione presieduta da Rosario Crocetta del 24 luglio 2013 che aveva revocato lo stop ai lavori megaimpianto militare ordinato il 29 marzo precedente.
No SbloccaItalia: la mobilitazione avanza
di Laboratorio Politico IskraNon è servita l'approvazione del decreto, con voto di fiducia, dello scorso novembre a fermare le mobilitazioni. Anzi il movimento si è rafforzato, collegandosi con le altre vertenze del centro e del sud irrobustendo così i suoi strumenti.
Il fattore religioso nell'attuale congiuntura latinoamericana - parte I
di Alessandra CiattiniIl panorama religioso di questa regione sta radicalmente cambiando e tali cambiamenti influenzano la coscienza delle masse popolari.
Intervista a Vladimir Kosturi, il padre della ragazza violentata nel quartiere Prenestino, a Roma est.
La città che vogliamo: la libertà delle donne è la libertà di tutti
di Guido CapizziAltro...
Roma. Riuscito lo sciopero contro Renzi, Gabrielli e Marino
di Fabio SebastianiPunteruolo Rosso, il parassita che ammazza la sinistra
Pasquale VecchiarelliSta giungendo quasi alla fine l’appassionante viaggio attraverso le strade ferrate abbandonate e vecchie stazioni cadute in disuso per incuria, a volte, per precisa scelta politica nella stragrande maggioranza dei casi. Voci dalla Pedemontana Friulana.
Le periferie, quelle romane in particolare, sono esiti di processi complessivi, e ora globali, che le producono e le riproducono. Le periferie sono funzionali a un certo modello di sviluppo, insediativo ma anche socio-economico. In questo senso le politiche “del rammendo” sono micro-palliativi. Il problema è piuttosto impegnarsi in politiche che intercettino ed esprimano un’alternativa al modello di sviluppo mainstream.