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Venerdì, 08 Gennaio 2021 23:07

100 anni di Pci. Riflessioni aperte

La crisi e l’ingloriosa fine del Pci sono dipese da trasformazioni storiche epocali del modo di produzione capitalistico; mancarono allora e mancano oggi risposte intellettuali e pratiche all’altezza delle sfide da affrontare. Individuare le semplificazioni teoriche su cui quella politica si basava è un primo necessario passo per cercare risposte alternative.

Domenica, 17 Maggio 2020 03:42

I comunisti e il lavoro che cambia

Per costruire un partito comunista unitario, radicato e utile bisogna prendere in considerazione la nuova composizione della classe lavoratrice.
Domenica, 23 Febbraio 2020 02:05

Craxi, vent’anni dopo

Torna la nostalgia per il leader del Psi, un sentimento radicato nell’attuale clima da controrivoluzione
Domenica, 24 Novembre 2019 03:01

D’Alema e l’involuzione del PCI

Una recente intervista a D’Alema offre lo spunto alla riflessione sul complesso processo di involuzione del PCI, che l’ha condotto ad abbandonare la politica di classe in nome di un irrealistico liberal-riformismo democratico.
Il Pci raccoglie le firme per presentarsi alle elezioni del Parlamento europeo.

Un bilancio di un percorso politico iniziato nel 1991 dalle ceneri del Pci che pare oggi finito in un binario morto.

Si conclude l'itinerario di analisi della politica lanciata negli anni '70 dal carismatico segretario del PCI.

Sabato, 10 Ottobre 2015 16:36

Ingrao: cent'anni di rivoluzione

Contrariamente a quanto divulgato dai media di oggi, Pietro Ingrao non è stato un antesignano del liberalismo “alla Gorbaciov”, ma un autentico comunista.

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Una vita spesa per la causa del partito comunista italiano.

Il 15 gennaio del 1921 si apriva a Livorno il XVII Congresso nazionale del Psi. Gramsci non prese la parola. La maggioranza massimalista di Serrati (o comunisti unitari) ottenne 98.000 voti, 58.000 i comunisti “puri” e 14.000 i riformisti turatiani. 

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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