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il golpe anticostituzionale renzusconiano delle classi dominanti
Salvatore d'Albergo ha dedicato studi ed energie di una vita alla difesa integrale della Costituzione e si è battuto tenacemente contro la svolta involutiva della Bolognina. In suo nome viene data vita all'Associazione “Il Lavoratore – Salvatore d'Albergo”, che contribuisca alla costruzione di un fronte antifascista di lotta contro la demolizione della Costituzione, per una nuova Resistenza, perché l'attacco contro la Costituzione antifascista ed economico-sociale iniziato da Occhetto, proseguito poi da Berlusconi, Prodi, D'Alema, Monti, Letta e Renzi, non è revisione, ma sovversione dall'alto.
Il fallimento storico degli ex-comunisti nel PD
Come è noto, sabato 21 marzo si è tenuta nella sede dell’Acquario Romano la riunione della cosiddetta sinistra del Pd. In sostanza, al di là di alcune eccezioni, si trattava del vecchio ceto politico dei Democratici di Sinistra e quindi, in ultima analisi, del gruppo dirigente proveniente dal Pci, recentemente estromesso dal potere, sia nel partito sia nelle istituzioni, dall’avvento di Renzi e dei renziani. Lo spettacolo è stato desolante, direi, quasi pietoso, ma appare utile fare una riflessione generale su quanto emerso in quella sede e sulla linea di condotta che questo gruppo sta tenendo, in quanto, come vedremo, tale tattica, se così può essere chiamata, sta avendo importanti ripercussioni sulla linea della Cgil e quindi sullo sviluppo complessivo del movimento dei lavoratori e dell’opposizione sociale alle politiche del governo. Ma procediamo con ordine. Prima i fatti.
Oliverio si insedia in Calabria, dove non c'è niente da festeggiare
Cerimonia sobria per il neo-governatore del PD che si insedia nella regione dei record negativi: il 61% della popolazione in età da lavoro non lavora e l'occupazione industriale segna -13,2%.
Chi sta di là non sta di qua
Liberarsi dall'equivoco che nel Pd ci sia ancora un benché tenue spazio per la rappresentanza politica del lavoro è divenuta un’esigenza primaria. Ecco perché bisogna essere intransigenti e rompere con tutti i papocchi consociativi: chi sta di là non sta di qua.
Lo schiaffo della Fiom al Pd, partito-azienda
La reazione del Pd alle parole di Landini dal palco di piazza Duomo il 14 novembre è stata piuttosto nervosa. Si sono arrabbiati tutti, da Epifani a Damiano, passando per Orfini e la variegata lista delle opposizioni interne.