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La lotta contro l’autonomia differenziata: madre di tutte le battaglie
L’opposizione al disegno di legge sull’autonomia differenziata va inquadrata in un momento di resistenza popolare che, oltre a difendere un quadro di diritti sociali, mira a riconostruire un tessuto di lotte e rivendicazioni che hanno un significato sociale, nazionale e democratico
Per una analisi marxista dell’autonomia differenziata
In collaborazione con Tracce di classe una intervista all’intellettuale organico marxista Luca Scacchi, dirigente dell’opposizione di sinistra della Cgil, che fa emergere la natura profondamente reazionaria dell’autonomia differenziata, la complicità del centrosinistra e come organizzare in modo efficace l’opposizione a questo iniquo provvedimento.
Perché l’opposizione latita?
Incredibilmente il governo più sfacciatamente reazionario della storia della Repubblica non sta incontrando nessuna significativa resistenza di massa. I ceti sociali subalterni, che in teoria avrebbero dovuto insorgere contro un governo così orientato a destra, appaiono anestetizzati. Neanche le lotte economiche per recuperare il potere d’acquisto dei salari sono in atto. Naturalmente il problema non sono i subalterni, ma i loro intellettuali, i loro dirigenti.