Visualizza articoli per tag: capitalismo

Venerdì, 19 Novembre 2021 17:33

Cause della pandemia e necessari rimedi

Per quanto oggi gli stessi mezzi di comunicazione di massa siano costretti a occuparsi della catastrofe ambientale, non si fa alcuno sforzo per mettere in connessione le due maggiori problematiche che si sono imposte all’ordine del giorno, ovvero la devastazione ambientale e la pandemia. In tal modo quest’ultima viene completamente decontestualizzata dal punto di vista storico e sociale.

La categoria del dominio, dettata dall’attuale modello di produzione, è la ragione per cui la Natura viene vista come materia prima da sfruttare e non come una casa in cui coabitare.

Venerdì, 30 Luglio 2021 17:57

avidità. pensando ai morti e feriti di genova

Invettiva contro “l’avidità danaromane” che ci sta sommergendo di lutti e di rovina.

Prima parte della relazione sugli aspetti economici dell’attuale crisi del capitalismo presentata alla Conferenza delle lavoratrici e dei lavoratori comunisti del 19 giugno scorso. In questa parte si analizzano di dati statistici per ricavarne l’indicazione che la crisi non è prodotta dalla pandemia ma dalle tendenze dell’accumulazione capitalistica.

Prosegue la pubblicazione del ciclo di incontri relativi alla relazione tra pandemia e capitalismo, nel quarto incontro si focalizza l’attenzione sull’ambito sociologico e su come dunque la pandemia è destinata ad avere impatto sulla società.

Terza lezione del corso sulla relazione tra l’attuale pandemia e il sistema economico capitalista, dove il professor Ernesto Burgio analizza l’impatto del capitalismo sulla natura e le conseguenze che esso determina a livello di rischi pandemici.

L’applicazione dei criteri del capitalismo al mondo dell’istruzione e della cultura ha prodotto quella che Adorno chiamava la Halbbildung, la formazione decapitata, ovvero riprodotta in catena di montaggio e venduta come qualsiasi altra merce.

Il governo Draghi in piena pandemia decide di abolire l'obbligo di mettere la metà del personale della pubblica amministrazione in lavoro agile. Sullo sfondo c'è la necessità di gestire i 235, 6 miliardi di euro del Recovery Plan.

Differenze pratiche e morali fra l’economia di mercato, orientata all’accumulazione di ricchezza fine a se stessa, e quella pianificata, in cui le scelte possono essere fatte prendendo in considerazione i bisogni da soddisfare prioritariamente. Naturalmente la scelta dei bisogni la fa la classe al potere.

Venerdì, 09 Aprile 2021 18:22

L’Italia ripudia la guerra… mica i soldi!

Da sempre la guerra è il modo capitalistico di uscire dalle sue crisi strutturali, e la situazione attuale non fa eccezione. In piena pandemia, i piani finanziari prevedono somme gigantesche alle spese militari e poche briciole a quelle per il sistema sanitario.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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