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Lukács, Hegel e l’economia politica
Come mostra Lukács, nei classici dell’economia politica le categorie economiche non travalicano l’ambito della società civile e dell’agire produttivo; ma in Hegel, che parte dai loro risultati, esse acquistano un significato ben più ampio e un valore euristico che investe la concezione generale della storia e del suo mutamento.
Lukács, Hegel e l’economia politica
Secondo Lukács l’incontro con l’economia politica ha esercitato su Hegel un effetto talmente decisivo che le categorie e i fenomeni economici – oggetto di studio approfondito e di confronto con la realtà della società capitalistica – stanno a fondamento delle categorie dialettiche.
La parabola dell’economia politica – Parte XXIX Il circuito monetario. Seconda e ultima parte
Seconda e ultima parte dedicata alla scuola del circuito monetario. Gli aspetti conformi alla teoria marxiana e quelli che se ne differenziano.
La parabola dell’economia politica – Parte XXVIII: La teoria del circuito monetario
Prima parte dedicata a una scuola di impostazione neokeynesiana ma che attinge anche alla teoria marxiana
La parabola dell’economia politica – Parte XXVII: Critica dei postulati del teorema neoliberista
I postulati su cui poggiano le teorie economiche neoliberiste sono irrealistici se non addirittura frutto della fantasia, però le politiche conseguenti vengono ugualmente imposte in quanto utili al sostegno dei profitti e alla conservazione del primato del capitale sul lavoro.
La parabola dell’economia politica – Parte XXIV: Sraffa, Il rapporto con Marx
Il modello di Sraffa rappresenta un’economia in equilibrio statico e ha finalità completamente diverse da quelle di Marx che intendeva indagare le leggi di movimento del modo di produzione capitalistico. Pertanto non è opportuno giudicare la coerenza del sistema di analisi marxiano con il metro di Sraffa.
La parabola dell’economia politica – Parte XVI: Schumpeter
Per Schumpeter è imprenditore solo colui che innova e il profitto ha la sua fonte nell’innovazione. Anche le crisi vengono spiegate con il presentarsi “a grappoli” delle innovazioni e determinano la “distruzione creativa” che produce lo sviluppo economico.
La parabola dell’economia politica – Parte XIV: I concetti chiave della teoria marginalista
La scuola marginalista introduce nell’analisi eleganti e sofisticati algoritmi. Ma lo fa a scapito della capacità di rappresentare la realtà del capitalismo e le sue leggi di movimento. Ne viene fuori un Eden dove tutto funziona a meraviglia.
La parabola dell’economia politica – Parte XII: Marx, la crisi e le leggi di movimento del capitalismo
L’ultimo articolo su Marx riguarda la spiegazione della crisi economica e le leggi di movimento del modo di produzione capitalistico: concentrazione e centralizzazione dei capitali, finanziarizzazione, polarizzazione della ricchezza e impoverimento relativo dei lavoratori.
La parabola dell’economia politica – Parte X: Marx, la trasformazione del plusvalore in profitto, interesse e rendita
I capitalisti commisurano il plusvalore estratto non al solo capitale variabile, ma a tutto il capitale: in tal modo il plusvalore si trasforma in profitto. Avvicinandoci alla complessità del reale e alla concorrenza fra diversi capitali si vede che il plusvalore viene ripartito fra i capitalisti di tutti i comparti, produttivi e improduttivi, in ragione all’incirca proporzionale al capitale anticipato. I prezzi che ne scaturiscono differiscono dai valori, ma è la legge del valore a determinarli con le opportune mediazioni.