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L’ennesimo brutale omicidio di un cittadino afroamericano commesso dalla polizia di Minneapolis ha scatenato un’ondata di proteste in tutti gli Stati Uniti portando in strada la volontà di ribellione ad una plurisecolare condizione di oppressione che unisce il fattore di classe a quello razziale.
Sabato, 06 Giugno 2020 20:53

Burn Baby Burn

Le imponenti rivolte esplose spontaneamente nel centro dell’imperialismo mondiale, dopo l’ennesima provocazione degli apparati repressivi dello Stato nei confronti degli afroamericani, necessitano di trovare, al più presto, una direzione consapevole per non finire per essere declassate a fuochi di paglia.

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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