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La seconda parte di un contributo finalizzato a difendere il profilo rivoluzionario di Antonio Gramsci. In questa seconda sezione ci occuperemo delle categorie di “egemonia” e “intellettuali”, dimostrando come anche i Quaderni del Carcere si mantengono in una prospettiva leninista di lotta di classe.

Venerdì, 02 Dicembre 2022 14:36

Il rapporto fra filosofia e ideologia in Gramsci

Per Gramsci occorre superare la distinzione propria degli intellettuali tradizionali fra filosofia, monopolio di pochi addetti ai lavori, e ideologia quale strumento pratico di governo di masse considerate eternamente fanciulle.

Venerdì, 15 Luglio 2022 22:57

Masse e funzione intellettuale in Gramsci

Le associazioni politiche e sociali costituiscono il principale antidoto ai rischi di derive demagogiche, ponendosi quale indispensabile termine medio fra l’esecutivo e le masse

Venerdì, 10 Giugno 2022 17:12

Intellettuali e masse in Gramsci

Come mostra Gramsci, la filosofia della praxis, cioè il marxismo, ha dato prioritaria rispetto a un nuovo Rinascimento, ovvero alla formazione di una concezione del mondo per i propri intellettuali, a una novella riforma in grado di divenire senso comune in larghi strati delle masse popolari.

Venerdì, 12 Novembre 2021 18:33

Concreti senza perdere l’utopia

Osservazioni per una discussione sul rapporto tra astrattezza e concretezza quale aspetto del problema della ricostruzione di un vasto intellettuale collettivo.

Venerdì, 01 Ottobre 2021 15:58

Il concetto di imperialismo in Gramsci

La stessa politica coloniale italiana è sorta come surrogato alla mancanza di coraggio della classe dirigente che, incapace di risolvere la questione meridionale mediante una riforma agraria, prospettava al contadino affamato di terra il miraggio di terre coloniali da sfruttare.

Sabato, 01 Agosto 2020 20:28

Cosa resta della rivoluzione? Poco o niente

Nella visione di questo film si conferma che la gran parte della sinistra politica è inestricabilmente legata alla sorte delle classi medie, alle loro ansie, alla loro parabola o declino sociale.

Approfondiamo le interessanti osservazioni di Brecht sulle contraddizioni dei lavoratori della mente all’interno della società capitalista e sul rapporto fra impegno politico e ricerca della felicità
Domenica, 26 Aprile 2020 07:05

Brecht e i lavoratori della testa

Brecht, polemizzando con gli intellettuali tradizionali e con quelli organici alla classe dominante borghese, insiste nel sottolineare come il mondo del pensiero non possa che essere espressione del mondo storico e sociale
Sabato, 09 Febbraio 2019 20:01

Lenin e il decisivo nesso fra teoria e prassi

Il superamento della società capitalista e la costruzione di una società socialista si lega alla questione della formazione delle avanguardie e, più in generale, degli intellettuali.
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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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