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Venerdì, 23 Febbraio 2024 21:32

Lev Tolstoj, voce dell’internazionalismo

Il pensiero di Tolstoj diverge in diversi punti dal pensiero marxiano, tra cui l’idea di rivoluzione, la concezione del denaro e l’ammissione della violenza nella lotta politica, ma lo scrittore resta un riferimento per il pensiero internazionalista per il suo progetto di emancipazione degli uomini dal potere e dalla violenza.

Troppo spesso a sinistra si tende a concepire l’internazionalismo come una negazione semplice, assoluta del nazionale e non come una negazione determinata, un superamento dialettico che toglie quanto di limitato c’è nella prospettiva nazionale, tesaurizzandone al contempo gli aspetti positivi e ancora validi.

Giovedì, 24 Agosto 2023 16:08

Le ragioni della pace

L’irrazionalità, l’immoralità, l’ingiustizia della violenza, dell’oppressione dello sfruttamento, del classismo, del nazionalismo e della guerra versus la razionalità, l’eticità, la moralità, del dialogo, della solidarietà, della cooperazione, della pace, dell’internazionalismo e del comunismo.

Il 10 giugno, in provincia di Udine, si svolgerà un interessante convegno sull’influenza che le rivoluzioni e i tentativi di trasformazione sociale in America Latina hanno sugli equilibri mondiali, in funzione antimperialista.

Le riviste comuniste “Cumpanis” e “Gramsci Oggi” organizzano a Milano un'iniziativa pubblica sulla Cina socialista, la nuova via della seta e l'impegno internazionale per la pace.

Avendo quale fine la direzione politica in frangenti storicamente decisivi per la propria classe di riferimento, il partito rivoluzionario dovrà avere per Gramsci l’elasticità necessaria a adattarsi ai compiti inediti che impone la fase sulla base dei rapporti complessivi di forza nel paese determinato e sul piano internazionale.

Venerdì, 18 Febbraio 2022 23:22

Internazionalismo e internazionale in Gramsci

Il nazionalismo è una escrescenza anacronistica nella storia italiana, di gente che ha la testa volta all’indietro come i dannati di Dante. La missione di civiltà del popolo italiano è nella ripresa del cosmopolitismo romano e medioevale, ma nella sua forma più moderna e avanzata.

Venerdì, 21 Gennaio 2022 22:32

Nazionale e internazionale nei Quaderni del carcere

Gramsci rigetta l’interpretazione meccanicista del marxismo secondo la quale dal cosmopolitismo preborghese si potrebbe giungere all’internazionalismo solo passando attraversando la tappa intermedia del nazionalismo; in presenza di una cultura cosmopolita tale passaggio sarebbe, in effetti, anacronistico, antistorico e persino contrario alla cultura nazionale.

Venerdì, 24 Dicembre 2021 17:04

Internazionalismo e cosmopolitismo in Gramsci

Mentre le grandi potenze, proprio in quanto hanno una politica interna che determina quella estera, serbano per questo una relativa autonomia internazionale, per gli Stati più deboli, al contrario, sarà più problematico fissare una propria linea di condotta autonoma sia sul piano internazionale che su quello nazionale.

Sabato, 04 Dicembre 2021 00:15

Internazionalismo proletario

Occorre fare, in piena autonomia dall’ideologia dominante, un bilancio critico della secolare esperienza storica di transizione al socialismo, portando fino in fondo l’indispensabile autocritica, ma senza cadere nell’odiosa pratica, oggi così diffusa, dell’autofobia con conseguente incapacità di riconoscersi nella propria storia.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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