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Il governo Meloni restaura l’austerità di Maastricht
Il governo di destra reintroduce l’austerità di Maastricht, accettando il patto di stabilità, presentandosi allo stesso tempo come un oppositore a quella stessa politica con il rifiuto del MES. La finanziaria varata evita di aggredire direttamente le classi popolari per prepararsi al meglio alle elezioni europee di giugno.
Comunisti e sindacati
Ben due enormi manifestazioni si sono svolte nella Capitale lanciate dalla Cgil per opporsi al governo più reazionario della storia della repubblica italiana. Partiamo da questo fatto per iniziare a tracciare un’analisi del rapporto tra comunisti e masse nella fase attuale. Alla critica costruttiva dei movimenti di massa sempre più spesso si oppone la critica distruttiva e passivizzante che conduce al minoritarismo.
La Cgil e l’opposizione di massa
Ben due enormi manifestazioni si sono svolte nella Capitale lanciate dalla Cgil per opporsi al governo più reazionario della Storia della Repubblica italiana. L’unica opposizione reale e dunque di massa è il sindacato più grande della nazione e la mancanza di una sponda politica potrebbe, come un film già visto, rafforzare il nefasto Partito Democratico. Ci ritrovate allo sciopero generale di CGIL e UIL di novembre contro la manovra del governo.
Il fascismo possibile
In Polonia e in Ungheria i governi di estrema destra si sono consolidati attraverso interventi sociali selettivi a favore delle classi medie, il controllo del potere giudiziario e dei mezzi di comunicazione. Solo il conflitto sociale può indebolirli e scongiurare il pericolo autoritario.
Cercasi opposizione radicale
Ci vuole un fronte unito in grado di riunire le forze indispensabili a rovesciare un governo reazionario, sviluppando al contempo la massima autonomia culturale, politica e organizzativa dei comunisti. A tale scopo ci vorrebbe una frazione in cui riunire le forze comuniste per consentirgli di portare avanti nel modo più incisivo la lotta per l’egemonia all’interno di un fronte necessariamente così ampio da costringere i reazionari al governo a dimettersi.
Triste, solitario y final
La disperazione è una cattiva consigliera: perché l’opposizione al governo Meloni non può fare a meno della chiarezza sui contenuti.
Perché l’opposizione latita?
Incredibilmente il governo più sfacciatamente reazionario della storia della Repubblica non sta incontrando nessuna significativa resistenza di massa. I ceti sociali subalterni, che in teoria avrebbero dovuto insorgere contro un governo così orientato a destra, appaiono anestetizzati. Neanche le lotte economiche per recuperare il potere d’acquisto dei salari sono in atto. Naturalmente il problema non sono i subalterni, ma i loro intellettuali, i loro dirigenti.
Prove tecniche di ordinaria repressione
Mentre in migliaia sfilano a Predappio con la camicia nera, il problema per il governo è rappresentato dall’illegalità dei rave party.
Ricominciamo da tre
I comunisti per tornare all’avanguardia dovrebbero agire per: costruire un partito di sinistra che rappresenti i subalterni; costruire un’ampia opposizione di massa al governo più di destra dai tempi del fascismo; assumere una netta posizione contro la partecipazione italiana alla guerra mediante invio di armi ed embargo.
Lenin vs l’Opposizione operaia
Negando la funzione dirigente, educativa e organizzatrice del partito nei confronti dei sindacati proletari e quella del proletariato nei confronti delle masse lavoratrici semi-piccolo-borghesi, le posizioni della sedicente Opposizione operaia vanno considerate alla stregua di una demolizione anarchica, piccolo-borghese della costruzione dell’economia socialista.