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Toni Erdmann, ovvero del principio di prestazione
Manchester by the sea: l’anti La la land
La politica degli oscar
La la land, Arrival, Così fan tutte nei tempi di Trump
Due luci nella notte degli Oscar
Due film, due esempi che dimostrano che è possibile vincere persino l’Oscar senza dover divenire complici del potere dominante.
Revenant e La grande scommessa: due film da Oscar
Recensione dei film The Revenant di Alejandro González Iñárritu e de La grande scommessa di Adam McKay.
Selma, ovvero solo la lotta paga
La regista afroamericana Ava DuVernay, sceglie di raccontare in questo suo ultimo film un evento storico emblematico della lotta per i diritti civili negli Stati Uniti, ovvero la grande marcia del 1965 da Selma a Montgomery in Alabama, guidata da Martin Luther King per manifestare contro la costante negazione dei diritti non solo economici e sociali, ma anche politici da parte degli Stati del sud nei confronti degli afroamericani
"Selma": la strada per la libertà è lastricata dal coraggio
A Hollywood deve essere parecchio diffuso il senso di colpa per le condizioni di vita degli afro-americani. Tre film su temi affini nel giro di un anno non sono pochi: The butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca, 12 anni schiavo e ora Selma – La strada per la libertà. Il migliore dei tre è certamente l'ultimo e, finora, il meno premiato.
Un Oscar alla capacità di egemonia della società dello spettacolo
Come da pronostico della vigilia è Birdman, del regista messicano Alejandro Gonzales Inarritu, ad aggiudicarsi le 4 statuette più ambite: miglior film, regia, fotografia, sceneggiatura. Nonostante fosse stato a ragione ignorato dalla giuria del Festival di Venezia, la Fox ha puntato tutto su questo film iper-formalista