Mentre l’avanzata russa prosegue e Kiev affronta scandali e cedimenti sul fronte, Bruxelles spinge verso un’escalation che divide l’opinione pubblica e mette a rischio la stabilità del continente.

Dopo la vergognosa decisione del Polo del ’900 di annullare la conferenza “Russofobia, russofilia, verità”, il professor Angelo D’Orsi racconta la sua versione dei fatti e invita a una riflessione più ampia sul rapporto tra cultura, politica e libertà accademica nella fase attuale.

La Russia passa dall’interventismo alla conservazione strategica in Medio Oriente, mantenendo influenza con costi minimi mentre concentra lo sforzo sul fronte europeo.

La dipendenza occidentale dalla produzione di farmaci in Cina non impatta allo stesso modo nelle due sponde dell’atlantico. La Cina fa i migliori prezzi agli Stati Uniti e compensa alzando il costo all’Europa. Il tentativo europeo di riportare la produzione di farmaci  in Europa fallirà perché i rischi di inquinamento  ambientale sono altissimi e le regole europee sono stringenti, meno in America.

Venerdì, 14 Novembre 2025 19:43

Arriva il Commissario?

A San Benedetto del Tronto c’è crisi per le dimissioni di due assessori, non si sa se verrà risolta, ma la legislatura è ormai al termine e si guarda alle prospettive considerando le elezioni regionali delle Marche del 28 e 29 settembre.

Venerdì, 14 Novembre 2025 19:37

Fragilità e rivoluzione

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Roberto Gramiccia. Teoria della Fragilità. Alla ricerca di un potere nascosto. 2025 Diarkos

Martedì, 11 Novembre 2025 13:13

Proposta per uno sciopero unitario

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Alcuni promotori  dell’appello per uno sciopero generale unitario esprimono profonda preoccupazione per la divisione delle date del 28 novembre e del 12 dicembre. Sarebbe auspicabile trovare una data comune, ad esempio il 5 dicembre e convergere tutti in quella data.

Il Prof. Angelo d’Orsi denuncia la cancellazione della sua conferenza al Polo del ’900 di Torino dopo l’intervento della vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno.

Il tradizionale racconto geo-storico che vede nel Continente europeo e nelle sue irradiazioni politiche e culturali nel tempo e nello spazio il cuore simbolico e propulsivo della vita planetaria ha con ogni evidenza esaurito la capacità di persuadere, dunque la sua egemonia. Si consolidano ormai letture dissonanti della vicenda umana, che preludono se non a sovvertimenti epocali dei quadri della convivenza a drastici spostamenti  d’asse delle relazioni internazionali e forse a una nuova sensibilità di massa.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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