Cultura

Proseguendo nell’esposizione dei lineamenti fondamentali di Il capitale analizzeremo: l’“accumulazione originaria”, l’origine del profitto dal pluslavoro, il “plusvalore assoluto” e “relativo”, la necessità dell’innovazione tecnologica e le condizioni paradossali che produce sui lavoratori salariati.
Solo un partito guidato da una teoria di avanguardia può adempiere la funzione di combattente di avanguardia”
La nozione di feticismo nasce all'interno della riflessione sulla “religiosità primitiva”, ma da questa è trasferita ad altri ambiti culturali
A Sesto scontri tra forze dell’ordine e comunità cinese. Sono numerosi gli episodi di accanimento delle nostre istituzioni sulle Chinatown italiane e l’appello alla legalità e sicurezza appare una giustificazione fuorviante sotto la quale si nasconde in realtà il rifiuto ostinato del dialogo.

Proseguendo nell’esposizione dei lineamenti fondamentali di Il capitale affrontiamo: il feticismo della merce e l’affermazione di una nuova divinità: il denaro. Vedremo inoltre come la reificazione è resa necessaria dal duplice significato della libertà della forza-lavoro nella società capitalista

La nozione di feticismo nasce all'interno della riflessione sulla “religiosità primitiva” ma da questa è trasferita ad altri ambiti culturali. Contiene in sé una prospettiva critica che consente di scomporre i nostri “feticci” nel sistema di relazioni che in essi si cristallizzano

“Solo un partito guidato da una teoria di avanguardia può adempiere la funzione di combattente di avanguardia” (V.I. Lenin, Che fare? 1902) : brevi riflessioni sul ruolo della teoria rivoluzionaria.

Il saggio dell’economista Vladimiro Giacché affronta con estrema lucidità la questione della menzogna, come presenza costante e pervasiva. Come riuscire a sventarla per denunciare che “il re è nudo”?

Cosa è rimasto di quel cambiamento?

A Palazzo Reale di Milano una mostra aperta fino al 10 luglio. A cento anni dalla morte il Comune celebra un protagonista dell’avanguardia italiana del primo Novecento. Una rassegna che esplora la genesi del suo linguaggio e le fonti visive che hanno contribuito alla formazione e allo sviluppo del suo stile.

Alla scoperta dei concetti fondamentali espressi da Marx ne Il Capitale

La mostra in programma fino al 15 agosto 2016 negli spazi espositivi del MASI Lugano.

A cosa serve la paura? L'analisi di Zygmunt Bauman, inventore della società liquida.

L'evoluzione del pensiero di Marx tra la stesura del Manifesto del Partito Comunista e quella de Il Capitale.

Si è svolto presso lo spazio sociale Communia la quinta edizione di Letteraria.

Il panorama religioso di questa regione sta radicalmente cambiando e tali cambiamenti influenzano la coscienza delle masse popolari.

A quasi centosettanta anni di distanza il Manifesto del partito comunista è divenuto ancora più attuale.

La critica di Marx al materialismo naturalistico di Feuerbach.

Prima parte di un'introduzione alla storia della filosofia marxista.

Prosegue l'indagine giuridica e linguistica sul tema dei diritti umani.

Pregiudizi e stereotipi offuscano la nostra percezione della realtà e, di riflesso, la nostra capacità di cambiarla.

Seconda parte della riflessione sul legame tra diritti umani e capitalismo occidentale.

Perché per un giornale comunista è giusto e necessario occuparsi dell'arte

Prima parte di un’indagine giuridica e linguistica sul tema dei diritti umani.

La vita dello studente di provincia che si trasferisce in città nel nuovo libro di Saverio de Marco

la storia dei diritti umani in rapporto con l'evoluzione del capitalismo occidentale

Conosciuto con lo pseudonimo di Siné è stato un giornalista, disegnatore e autore satirico.

Reportage degli aspetti ambientali e socio-culturali rilevati in Andalusia, in una Spagna che si prepara a nuove elezioni in giugno.

Le credenze religiose favoriscono o contrastano l'emancipazione del genere umano?

In Ucraina la repressione conta oltre 50 mila vittime e un milione di sfollati sotto una coltre di silenzio e mistificazione.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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