71 anni di film al festival di Locarno

Quasi 300 film in dieci giorni, più di 155mila spettatori, per un festival sempre più internazionale.


71 anni di film al festival di Locarno

LOCARNO. Scrivere di film dalla cittadina svizzera che ospita uno dei più noti e seguiti festival del cinema internazionali, al pari di Berlino, Cannes, Venezia, significa che in dieci giorni è necessario seguire quasi 300 lungometraggi. Più semplice e, scriviamo pure, più utile dedicarsi a specifiche sezioni in cui è suddivisa la rassegna locarnese. Si è concluso il triennio 2016-2018 con l’annuncio dei vincitori della piattaforma di coproduzione definita “Open Doors Hub” e del collegato workshop di formazione per produttori “Open Doors Lab”. È così terminato il focus “Open Doors” dedicato all’Asia Meridionale e, contemporaneamente, si è aperto il nuovo triennio dedicato al Sud–Est Asiatico e alla Mongolia. Dopo aver rivolto il suo interesse per sedici anni a tutti i continenti e alla maggior parte delle regioni del Sud e dell’Est del mondo, “Open Doors” proseguirà la sua esplorazione attraverso un nuovo focus triennale, dal 2019 al 2021, dedicato al Sud-Est Asiatico (Laos, Tailandia, Cambogia, Vietnam, Myanmar, Indonesia, Malesia, Filippine) e alla Mongolia. Con la proclamazione dei vincitori dell’Open Doors Hub e Lab di Locarno si chiude l’edizione 2018 e il triennio dedicato all’Asia Meridionale. “Open Doors Hub”: la Giuria ha attribuito i premi ad alcuni progetti per il sostegno del loro sviluppo e della loro produzione. L’Open Doors Grant è il premio offerto dal fondo svizzero di sostegno alla produzione cinematografica visions sud est, 35.000 CHF, assegnato a “THE WOMEN” di The Maw Naing, Myanmar. Per il sostegno allo sviluppo, 15.000 CHF 15'000, premiato “MOTHER” di Sanjeewa Pushpakumara, Sri Lanka/Francia. La Borsa per lo sviluppo CNC – Centre national du cinéma et de l’image animée, 8.000 Eur, assegnata a “SAND CITY” di Mahde Hasan, Bangladesh.

Per il secondo anno consecutivo il “TorinoFilmLab (TFL)” ha offerto una borsa di studio che permetterà a un produttore di partecipare al TFL Meeting Event a Torino il prossimo novembre, quale parte di un gruppo di produttori extra europei sotto il cappello “Up and Coming”. La produttrice premiata:è Sumudu Malalagama, Green Pictures, Sri Lanka.

Sophie Bourdon, responsabile di Open Doors, ci ha detto: “Siamo molto felici di andare alla scoperta della Mongolia e di rivisitare il Sud-Est Asiatico, regione quest’ultima che negli ultimi dieci anni ha visto crescere le sue cinematografie diventando sempre più presente sugli schermi del Locarno Festival e di altri festival internazionali. Malgrado tutto, i bisogni strutturali, di formazione e di connessioni internazionali, specialmente per i giovani professionisti, rimangono importanti e vitali per consentire alla scena cinematografica indipendente di poter prosperare artisticamente”.

L’edizione 2018, la sesta e ultima sotto la direzione artistica di Carlo Chatrian, si è conclusa con successo ed è stata coronata con il Pardo d’oro a “A LAND IMAGINED” del regista YEO Siew Hua.

293 sono stati i film mostrati in meno di due settimane, 18 sotto il cielo di Piazza Grande e 15 in Concorso internazionale. Tra i grandi ospiti di quest’anno: Ethan Hawke e Ted Hope, Meg Ryan, Bruno Dumont, Kyle Cooper; Diego Abatantuono e Sandra Milo. Carlo Chatrian, Direttore artistico, ci ha detto: ”Vissuta a temperature altissime, Locarno71 è stata un’edizione ricca e diversificata, come è nella tradizione di un festival che non ha paura di accostare gli estremi e di unire il sorriso alla riflessione. Agli ospiti che hanno portato la loro esperienza e simpatia, si sono affiancate proposte nuove che bene sono state accolte, penso al successo di critica del film La Flor o alla bella risposta del pubblico alla proiezione notturna della serie televisiva di Bruno Dumont. Nella ricerca estetica di una forma adeguata a una realtà che cambia rapidamente, dove le immagini sembrano onnipresenti, i film premiati raccontano di un mondo dove l’uomo è ancora la misura di tutte le cose. Le giurie hanno premiato 12 donne su 25 riconoscimenti. La 71esima edizione ha confermato che Locarno è un festival dove si progetta il futuro”.

Il Concorso internazionale ha conferito il Pardo d’oro a “A LAND IMAGINED” di YEO Siew Hua, (Singapore / Francia / Paesi Bassi). Premio speciale della giuria a “M” di Yolande Zauberman (Francia). Pardo per la miglior regia a “TARDE PARA MORIR JOVEN” di Dominga Sotomayor (Cile / Brasile / Argentina / Paesi Bassi / Qatar). Pardo per la miglior interpretazione femminile ad Andra Guți per “ALICE T” di Radu Muntean (Romania / Francia / Svezia). Pardo per la miglior interpretazione maschile a KI Joobong per “GANGBYUN HOTEL (Hotel by the River)” di HONG Sangsoo (Corea del Sud).

Il 72° Locarno Festival si terrà dal 7 al 17 agosto 2019. Un appuntamento da segnare già in agenda. Qui sulla sponda più a nord del lago Maggiore si vedono film, bei film, quasi in esclusiva, nel senso che è difficile rivederli proiettati in sale italiane, salvo rarissimi casi.

18/08/2018 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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L'Autore

Guido Capizzi

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

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