migranti

Il coraggio di lasciare la propria terra è mistificato da chi utilizza strumentalmente uno stato di svantaggio per fomentare una politica dell’esclusione.


migranti
è fuorviante
è solo aggiungere danno al danno pretendere 
che quelli che tentano il sogno dell’occidente 
debbano essere i più poveri
i più ignoranti 
i più negletti di corpo e di mente
da sempre l’emigrazione fa dono 
dei suoi figli migliori a chi li accoglie
anche ai tempi delle migrazioni interne
dentro lo stesso occidente
solo i più dotati di volontà
stabilità morale e psichica
di forza fisica esuberanti
s’affanneranno a tentare la grande sorte
come pure d’un minimo di ricchezza
per proteggersi da una falsa partenza
per far fronte alla mai sazia avidità
voragine di malafede è chi 
agli occhi di chi inetto ai colpi è esposto 
li pretende competitori di disprezzata canaglia
e poi tutti quei figli
tanti figli per una palpitante speranza
di marchiare col fuoco della fede
in un avvenire migliore
la maledizione che li muove
 
(Castelvetro di Modena 26 giugno 2019)



02/07/2021 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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