Esteri
Il memorandum e la sinistra: praticare l’austerità a mo’ di sinistra è illusorio.
Ultima parte dell’analisi sulla situazione in Ucraina. In questo numero si analizzano le rivoluzioni colorate.
L’elezione alla testa del Labour Party di Jeremy Corbin può favorire il riavvicinamento dei movimenti di protesta a un partito di massa.
Il dramma dell'immigrazione diviene sempre più imponente e il Mediterraneo rischia di divenire la tomba dei dannati della terra.
Un excursus nell’economia e nella società dei cinque paesi in via di sviluppo per ragionare sulle loro prospettive. La cenerentola Sudafrica.
Continua l’analisi della situazione in Ucraina. In questo numero si analizzano le ragioni dell’aggressione all’Ucraina.
In Svezia si sperimenta la riduzione dell’orario di lavoro a 30 ore settimanali, a parità di salario. Quello che potrebbe sembrare una conquista nasconde invece l’insidia di una nuova strategia del capitale.
Il 5-6 settembre 2015. ha avuto luogo a Helsinki la Conferenza internazionale “Nato and Russia in the Baltic Sea Area”, promossa dal “Comitato Nowar-No Nato”. Le sezioni europee della WILPF (Women’s International League for Peace and Freedom) sono state tutte invitate a partecipare, cosa risultata purtroppo impossibile per la sezione italiana di questa associazione.
Un piccolo esempio di cattiva informazione della tv di Stato in occasione della visita del primo ministro israeliano e consorte a Firenze.
La guerra in Ucraina non si è fermata. Formalmente è ancora in vigore la tregua firmata lo scorso 12 febbraio 2015 a Minsk
Il maggiore partito della sinistra radicale SY.RIZ.A (Synaspismos Rizospastikìs Aristeras ovvero Coalizione della Sinistra Radicale) nasce come tentativo di riaggregare tutta la sinistra post- comunista greca che come in molti altri paesi dell’Europa è andata frammentandosi dopo la caduta del Muro di Berlino.
La guerra imperialista in Ucraina. Mistificazione della realtà e ribaltamento dei fatti. La guerra in Ucraina non si è fermata. Formalmente è ancora in vigore la tregua firmata lo scorso 12 febbraio 2015 a Minsk, ma di fatto i bombardamenti continuano ogni giorno.
Il terzo Memorandum di intesa firmato dal governo greco e dai rappresentanti della borghesia imperialista ha prodotto la spaccatura di Syriza, portato alle dimissioni del primo ministro Alexis Tsipras e alla convocazione di elezioni anticipate.
In verità, il modello tedesco non funziona. Ed è logico: se abbassate i salari, se moltiplicate i lavori iper-precari (abbiamo in Germania anche lavori pagate un euro l'ora!), insomma se aumentate i profitti delle multinazionali portando alla rovina i lavoratori, con che cosa questi potranno comprare?
Un excursus nell’economia e nella società dei cinque paesi in via di sviluppo per ragionare sulle loro prospettive.
Il 27 settembre si terranno le elezioni per il Parlamento della Comunità Autonoma della Catalogna. Si tratta di un appuntamento elettorale di prima importanza per la Spagna, dopo le elezioni amministrative e prima del voto politico che si terrà entro fine anno.
ll Parlamento greco ha approvato le nuove controriforme imposte dalla UE. Ma il primo ministro Alexis Tsipras si trova ad affrontare una vera e propria ribellione dentro Syriza. “Piattaforma di sinistra” ha annunciato, in un appello congiunto con rappresentanti di altre forze di sinistra (tra cui alcuni membri del KKE), che contribuirà alla creazione di un fronte del NO al nuovo memorandum.
Le recenti notizie provenienti dai mercati cinesi, azionario e monetario, stanno suscitando un certo clamore e riacceso il mai sopito dibattito sullo stato della seconda economia al mondo, sulla sua capacità di mantenere gli attuali tassi di crescita e sulla natura di classe del suo sviluppo.
La crisi di sistema non si risolve con il riformismo: le politiche neokeynesiane rilanciano marginalmente il ciclo economico e possono consentire un accumulo di forze anticapitaliste, ma non risolveranno mai la crisi del sistema capitalistico, che potrebbe scegliere soluzioni drastiche (la guerra).
La Cina che conosciamo oggi è frutto di 35 anni di riforme economiche di tipo capitalistico e hanno avuto inizio nel 1979, dopo che nel dicembre del 1978 si era tenuta la riunione del Comitato Centrale del partito, in cui Deng Xiaoping riuscì a primeggiare mettendo da parte Hua Guofeng che aveva esercitato il potere dopo la morte di Mao Zedong e Zhou Enlai.
La corsa agli armamenti nucleari in questi settant’anni non si è mai arrestata.
La “Rete Kurdistan Italia” e l'Uiki Onlus lanciano un appello per una carovana per la pace che dal confine turco raggiunga Kobane. L'appuntamento è a Suruc per il prossimo 15 settembre.
Un excursus nell’economia e nella società dei cinque paesi in via di sviluppo per ragionare sulle loro prospettive
L’organizzazione giovanile di Syriza prende posizione sull’accordo firmato dal Governo Tsipras con l’Eurogruppo, rafforzando la componente del NO all’interno del partito. I giovani compagni greci, con la loro lucida analisi e la tenace passione che anima la loro volontà di lotta, ci fanno riflettere una volta ancora sulla necessità di un approccio più radicale e coraggioso di rottura con il dominio neoliberista dell’UE e dell’Eurozona e, più in generale, con il capitalismo. Lo scenario politico dei prossimi mesi e anni in Grecia non è affatto scontato e in questi giovani risiede la speranza di una ripresa del percorso iniziale intrapreso da Syriza.
Riflessioni sul detto comune: questo può essere giusto in teoria ma non vale per la prassi, in riferimento ai grandi e terribili avvenimenti che dalla Grecia rischiano di sconvolgere l’intera Europa.
Dopo la riunione di Ufa, in Russia, i cinque Paesi membri dei c.d. BRICS si sono riuniti questo mese in Brasile per mettere a punto un accordo che fortifichi le economie dei Paesi emergenti e alternative allo strapotere di USA e Europa.
Prosegue la riflessione, avviata nello scorso numero, nata dalla conferenza dell’antropologo Pablo Rodríguez Ruiz sulla società cubana e sulle trasformazioni in corso nell’isola caraibica che gettano luci e ombre sulla vicenda del recente “riavvicinamento” con il nemico numero uno a stelle e strisce.