Per la critica dell’ideologia filosofica dominante

Il 4 settembre riprendono i corsi dell’Università popolare A.Gramsci con un ciclo a cura di Renato Caputo intitolato: La distruzione della ragione. Per la critica delle filosofie moderne conservatrici e reazionarie


Per la critica dell’ideologia filosofica dominante

Mercoledì 4 settembre alle ore 18 riprendono i corsi dell'Università popolare A. Gramsci. Il primo corso, tenuto dal prof. Renato Caputo, sarà incentrato sulla critica da un punto di vista marxista alle filosofie conservatrici e reazionarie moderne e contemporanee.

La distruzione della ragione
Per la critica delle filosofie moderne conservatrici e reazionarie

In memoria di Domenico Losurdo

«Le idee della classe dominante sono in ogni epoca le idee dominanti; cioè la classe che è la potenza materiale dominante della società è in pari tempo la sua potenza spirituale dominante. La classe che dispone dei mezzi della produzione materiale dispone con ciò, in pari tempo, dei mezzi della produzione intellettuale, cosicché ad essa in complesso sono assoggettate le idee di coloro ai quali mancano i mezzi della produzione intellettuale. Le idee dominanti non sono altro che l’espressione ideale dei rapporti materiali dominanti, sono i rapporti materiali dominanti presi come idee: sono dunque l’espressione dei rapporti che appunto fanno di una classe la classe dominante, e dunque sono le idee del suo dominio» K. Marx, F. Engels, L’ideologia tedesca, Roma, Editori Riuniti, 1983, pp. 35-36.
Il corso, tenuto dal prof. Renato Caputo, si svolgerà ogni mercoledì al Centro Culturale Cento Fiori, via Goito 35/b, Roma (metro Stazione Termini) dalle ore 18 alle 20,30, per un totale di undici incontri della durata di 2 ore e sarà orientativamente così strutturato:

  1. Incontro (4 settembre) Dalla preistoria della distruzione della ragione nel secondo Schelling al Grand Hotel “Abisso” di Schopenhauer
  2. (11 settembre) Dall’apologetica indiretta del capitalismo di Schopenhauer al riflusso nell’individuale di Kierkegaard
  3. (18 settembre) Dalla restaurazione religiosa di Kierkegaard al positivismo quale ideologia della prima fase di sviluppo del capitalismo
  4. (25 sett) Dal darwinismo sociale di Spencer al più grande pensatore reazionario moderno: Nietzsche
  5. Giovedì 3 ottobre Nietzsche: dalla morte di dio al superuomo (al Gramma a Roma, quartiere San Lorenzo in via dei Lucani 11)
  6. (9 ott) Nietzsche: dalla morale dei signori e degli schiavi alla volontà di potenza.
  7. (16 ott) Dall’ideologo del fascismo Gentile al massimo pensatore nazista: Heidegger
  8. (23 ott) Heidegger e la lotta alla modernità
  9. (30 ott) Il secondo Heidegger e la critica da destra al nazionalsocialismo
  10. (6 nov) Da Arendt e lo pseudoconcetto di totalitarismo al liberalismo radicale di Nozick
  11. (13 nov) Da von Hayek, fondatore del neoliberismo, al comunitarismo di MacIntyre, al massimo giurista e filosofo politico nazionalsocialista: Carl Schmitt

17/08/2019 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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L'Autore

Redazione

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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