Interni

18 aprile 2015, ore 11. È scoccata l’ora X. All’unisono, in tutte le piazze del mondo occidentale, dagli Stati Uniti al Canada, dall’Italia a Malta, dal Portogallo alla Germania ed in tutti i 28 paesi dell’Unione Europea, centinaia di migliaia di cittadini si sono dati appuntamento per manifestare nei modi più fantasiosi 

Dopo il risultato ottenuto alle elezioni europee i promotori de L’Altra Europa pensavano di andare più spediti verso la costruzione di una casa comune. E invece, oltre a qualche buona iniziativa, il progetto si è scontrato con tensioni interne e anche qualche porta sbattuta. E ora deve fare i conti con l’occupazione dello stesso spazio politico da parte della coalizione sociale di Landini e con gli equilibrismi di SEL che con un piede è nell’Altra Europa e con un un altro costruisce un proprio percorso di coordinamento delle sinistre chiamato “Human Factor”. Mentre nelle amministrazioni locali Vendola & co. continuano a sostenere il PD ovunque quest’ultimo non rifiuti l’alleanza. E intanto in questi progetti di “unità della sinistra” tarda ad arrivare l’adesione alle manifestazioni No Expo per non mettere in discussioni il rapporto con la giunta Pisapia. Pubblichiamo il primo resoconto da Controlacrisi dell’assemblea nazionale de L’Altra Europa. La redazione di LCF.

«Il governo riconferma con convinzione la propria fiducia nei vertici di Finmeccanica e segnatamente in Gianni De Gennaro»; così il giorno 9 aprile, durante una conferenza stampa, Matteo Renzi chiudeva la questione relativa alle possibili dimissioni dell’ex capo della polizia Gianni De Gennaro, sorta dopo la sentenza della Corte europea dei diritti umani sui fatti avvenuti nella scuola Diaz di Genova nella notte del 21 luglio 2001

Commemorare il 25 Aprile significa tornare al semplicemente al passato o mantenere vivo nel presente il concetto di Resistenza? Per cercare la risposta a questa questione ci avvarremo della lezione di Hegel, il quale ha condotto in modo radicale la critica alla teoria oscurantista del ritorno al passato. Nella nota analisi critica della coscienza infelice, nella Fenomenologia dello spirito, Hegel mostra che i cristiani che volevano tornare al passato, tornando al Cristo storico

Roma e l'Italia, manco a dirlo, nel dopoguerra si muovono prevalentemente in bicicletta. Il mito futurista della velocità per ora può tornarsene in cantina. Qualcuno, dunque, decide di festeggiare quel primo anniversario della Liberazione anche con una corsa ciclistica: l'Unione Velocipedista da un lato e i partigiani, molti dei quali in bicicletta hanno fatto la Resistenza, dall'altro.  L’Unità

A meno di due settimane dal settantesimo anniversario della Liberazione, non è dato sapere che tipo di manifestazione ci sarà e da chi sarà composto il corteo di Porta San Paolo. Ma, a questo punto, non è dato sapere nemmeno se la manifestazione, per come la conosciamo da 69 anni, ci sarà

 

Siamo alla fase finale della progettata controriforma della scuola elaborata dal Governo Renzi; un disegno di legge che si colloca in perfetta linea con la concezione generale dei rapporti sociali precedentemente elaborata nel Jobs act e sulla base della quale si concepisce un modello d'istruzione e di formazione delle nuove generazioni. 

 

La nascita dell’INVALSI raramente viene posta in relazione con il quadro politico che annoda le vicende della valutazione, lo sviluppo delle strategie valutative messe in atto dall’Istituto, con il livello macro, quello dei cambiamenti socio-culturali in atto. L’individuazione di questo nesso può alimentare una critica più avvertita, un’opposizione in grado di produrre azioni di lotta più consapevoli dei risvolti, non solo educativi, ma propriamente culturali, dell’uso di dispositivi della valutazione cosiddetta di sistema, e di come essa sia il frutto del consolidamento del modello economico capitalista.

Esistono luoghi, spazi e storie del nostro Paese, che non raccontano le reali e tragiche vicende che portarono alla nascita della Repubblica dopo la lotta di Liberazione. L’esempio dell’Armadio della vergogna è emblematico della cattiva coscienza di una nazione che non ha mai fatto i conti col proprio passato, preferendo occultarlo più che affrontarlo ...

Mentre in Italia si era nel pieno della crisi Matteotti, iniziò a Mosca il V Congresso dell’Internazionale Comunista. La discussione della V assise mondiale fu caratterizzata dalla cosiddetta «svolta a sinistra», con la susseguente radicalizzazione, ma non abbandono, della formula del fronte unico, di cui venne accentuato il momento dell’unità dal basso. Formulazione che presupponeva un’analisi del capitalismo, caratterizzato da una fase di crisi acuta ...

La Conferenza d'organizzazione della federazione del Prc di Bologna ha approvato a larga maggioranza due ordini del giorno presentati, rispettivamente, dal circolo universitario e dal circolo centro storico. Il solito burocrate disinformato dirà che non sono ammissibili perché la Conferenza non è un Congresso. Ma così non stanno le cose.

PISA (acronimo per Programme for International Student Assessment) è un’indagine internazionale promossa dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) con periodicità triennale, per accertare competenze giudicate essenziali nei quindicenni scolarizzati. L’attenzione non si focalizza tanto sulla padronanza di specifici contenuti curricolari, quanto piuttosto sulla capacità degli studenti di utilizzare competenze acquisite durante gli anni di scuola

Mentre continuano le contestazioni all’ennesimo disegno di legge sulla scuola ho provato a riflettere su quali fossero le matrici e la genesi di questa sciagurata “sindrome da interventismo” che pare colpire ogni compagine governativa da qualche lustro. 

Da mesi un comitato promotore formato da organizzazioni e personalità della sinistra che si oppone alle politiche neoliberiste di austerità (dal PRC a SEL, dalla FIOM a personalità politiche, sindacali e culturali tra cui Camusso, Rodotà, Zanotelli, Fassina) ha avviato una campagna a sostegno della legge di iniziativa popolare che modifica l’art.81 della Costituzione

Rabbia e determinazione. Questo é quanto si legge sui volti degli inquilini che hanno manifestato in queste settimane per il diritto alla casa in ogni città della Toscana, fin sotto il palazzo del Consiglio Regionale a Firenze.  

C’è un nuovo terreno di scontro nelle scuole italiane. Si sta giocando una partita ad armi pari fra vecchio e nuovo ordinamento, fra tradizione e innovazione. Questa volta il premier e la sua ministra sono fuori dalla partita, stanno in panchina a guardare.

Tra poco meno di un mese, il 21 aprile, la Regione Toscana sarà chiamata dal Tribunale di Firenze a difendere con i propri legali la sua legge elettorale, il cosiddetto Toskanellum, una specie di Italicum in salsa toscana, nato dall’accordo­inciucio dell’estate 2014 tra il segretario regionale del Pd, Dario Parrini, e lo storico proconsole di Denis Verdini, Massimo Parisi, di Forza Italia. 

Come è noto, sabato 21 marzo si è tenuta nella sede dell’Acquario Romano la riunione della cosiddetta sinistra del Pd. In sostanza, al di là di alcune eccezioni, si trattava del vecchio ceto politico dei Democratici di Sinistra e quindi, in ultima analisi, del gruppo dirigente proveniente dal Pci, recentemente estromesso dal potere, sia nel partito sia nelle istituzioni, dall’avvento di Renzi e dei renziani. Lo spettacolo è stato desolante, direi, quasi pietoso, ma appare utile fare una riflessione generale su quanto emerso in quella sede e sulla linea di condotta che questo gruppo sta tenendo, in quanto, come vedremo, tale tattica, se così può essere chiamata, sta avendo importanti ripercussioni sulla linea della Cgil e quindi sullo sviluppo complessivo del movimento dei lavoratori e dell’opposizione sociale alle politiche del governo. Ma procediamo con ordine. Prima i fatti.

 

a Giornata Internazionale della Donna, lanciata da Clara Zetkin e trascorsa da pochi giorni, rappresenta sicuramente un immancabile appuntamento per approfondire un tema, quello del femminismo, che, ahinoi, resta sostanzialmente insondato, non valorizzato e, in alcuni casi, vergognosamente accantonato per il resto dell'anno, quasi fosse qualcosa di cui occuparsi esclusivamente in occasione dell'8 Marzo

Annuncio dell’apertura dell’anno santo nella basilica vaticana. Inizierà l’otto dicembre e terminerà il 26 novembre 2016. Il Papa, vate della comunicazione. Il Giubileo verrà introdotto il 12 aprile. L’idea della misericordia quale risoluzione dell’indifferenza e delle diversità. Problemi nella capitale per l’assegnazione del commissario per l’organizzazione dei lavori straordinari. Marino in conflitto con il governo. Inoltre chi pagherà i costi dell’operazione della Chiesa?

Il Governo Renzi ci fa rimpiangere quei governi bighelloni, parassiti, che non provocavano danni irreparabili all’impianto sociale e agli equilibri istituzionali. Questo governo, invece, si sta contraddistinguendo per l’organica distruzione dell’impianto sociale e costituzionale, più di quanto abbia fatto il “pionieristico” Berlusconi.

Roma, 16 marzo 2015. Da quasi 14 anni, ormai, ho avuto modo di seguire l’andamento dell’atto più importante dell’Amministrazione Capitolina ­leggasi il suo Bilancio di previsione­ e di certo i quattro documenti dell’era Alemanno (i bilanci dal 2009 al 2012, approvati sempre con una enorme dose di ritardo al punto da farli divenire dei semplici bilanci consuntivi più che previsionali, come ad esempio quello del 2012 approvato solo a novembre dello stesso anno), sembrano quasi confermare il vecchio adagio romano : “A Nerone, potessi campà 100 anni”. 

 

Mentre era in corso il Consiglio dei Ministri giovedì 12 Marzo, i lavoratori della scuola presidiavano piazza Montecitorio rispondendo all’appello degli autoconvocati (gli studenti avevano manifestato durante la mattinata), convinti che, viste le anticipazioni, la presentazione del ddl sulla scuola avrebbe presentato brutte sorprese. E così è stato.

Il consiglio federale della Liga Veneta di lunedì 2 marzo ha deliberato che il candidato governatore sarà Zaia. Salvini sempre in quella sede ha commissariato la Liga Veneta, che sarà guidata non più da Tosi ma da Giampaolo Dozzo. Praticamente il “ribelle” è stato esautorato

In 40 piazze italiane è in atto la contestazione del mondo della scuola contro il DDL Renzi-Giannini, con cui s’intende riorganizzare la scuola italiana, privatizzandola, in ubbidienza alle politiche liberiste. Nella Capitale si sono riuniti a Montecitorio, per protestare contro la riforma della scuola, molte sigle fra cui gli Autoconvocati, Rifondazione comunista, i comitati No-Invalsi e i comitati per la Lip

Ministri e sottosegretari, governatori, assessori e funzionari regionali hanno mentito spudoratamente e impunemente; giudici, prefetti, questori e commissari hanno rispolverato leggi liberticide, fasciste e fascistoidi. La realizzazione a Niscemi (Caltanissetta), all’interno di una straordinaria area protetta, del terminale terrestre del nuovo sistema di telecomunicazioni della Marina Usa, passerà alla storia per le innumerevoli, gravi e insanabili illegalità perpetuate dai poteri dello Stato 

Negli ultimi venti anni la scuola italiana ha subito un attacco continuo da parte di una classe dirigente animata nel suo complesso da un credo ultraliberista, che ha caratterizzato lo spirito complessivo di tutti i tentativi di controriforma operati dai Governi, di destra o sinistra che fossero.

 

“Mettere in ridicolo il profeta Maometto in una vignetta è la cartina di tornasole per una società che cura teneramente la libertà di parola; tuttavia una normale ed aperta conversazione su Israele e Palestina è condannata come un incitamento all’odio”. La cancellazione all’ultimo minuto è un altro caso di censura preventiva da parte di un’istituzione di alto livello.

“Emergenza casa” è uno slogan ad effetto, di propaganda, che non dice nulla dell’andamento né delle sfumature che qualificano il problema casa.

Già dai lontani anni ’80, sulla rivista La Contraddizione, sono stati pubblicati diversi articoli sui meccanismi in via di aggiornamento propri della Corporazione internazionale del capitale, volta alla sottomissione dei dominati o classi lavoratrici da disgregare. Lungi dall’essere obsolete, quelle analisi risultano le uniche in grado di leggere anche i fatti presenti, ultimi risultati di quel processo continuo, mistificato e svuotato di contenuti del “cambiamento” di classe proprietaria dell’ordine sociale.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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